Ibra attacca, EA Sports replica. Il botta e risposta a distanza tra l’attaccante del Milan e la software house creatrice del videogioco Fifa va avanti dopo il tweet di Zlatan. In sostanza l’attaccante chiedeva lumi a EA per quanto riguarda i diritti di immagine che, a parer suo, sarebbero stati utilizzati senza permesso.
Il tutto con i soliti toni di Ibra, poco inclini alla diplomazia. Al messaggio del rossonero ha risposto Ea con un comunicato sul proprio sito, pur non citando direttamente l’attaccante: “Fifa è il videogioco di calcio leader nel mondo, e per creare un’esperienza autentica, anno dopo anno lavoriamo con numerose leghe, squadre e talenti per garantire i diritti di somiglianza dei giocatori che includiamo”, si legge nella nota
“False le cifre di Beckham”
E ancora: “Uno di questi è un rapporto di lunga data con il rappresentante globale dei calciatori professionisti, Fifpro, che collabora con una serie di licenziatari per negoziare accordi a vantaggio degli atleti e dei loro sindacati”. Cosi l’azienda creatrice di Fifa ha risposto alla schiera di calciatori che chiedevano spiegazioni a riguardo.
Fa pensare il fatto che le rimostranze avanzate nei confronti del publisher siano arrivato poche ore dopo la notizia trapelata sull’ingaggio concesso a David Beckham per apparire nel videogioco. E anche in questo caso EA risponde: “Non divulghiamo dettagli specifici, ma possiamo assicurare che le cifre riportate non sono accurate e sono state sensazionalizzate attraverso segnalazioni poco responsabili”, ha replicato.