(Adnkronos) – Entro la fine dell’anno E.T. avrà una nuova casa. Il modello meccatronico utilizzato nel popolare film del regista Steven Spielberg del 1982 andrà all’asta sabato 17 dicembre da Julien’s Auctions a Los Angeles. Sarà offerto con una stima di 2-3 milioni di dollari.
La marionetta, creata dal mago degli effetti speciali Carlo Rambaldi, è sia un’opera di singolare artigianato che un vero e proprio pezzo di storia del cinema moderno. Realizzato in duralluminio, il modello ha 85 punti di movimento (può sbattere le palpebre e compiere rotazioni dell’addome) attivati da cavi elettrici e meccanici. La stima è di 3 milioni di dollari.
“Questo modello è veramente un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria. Nulla di simile sarà mai più creato per un grande film, poiché non è più pratico in un’epoca di effetti generati al computer”, ha dichiarato ad Artnet News Jason DeBord, direttore operativo di Julien’s Auctions.
Il lotto comprende una rappresentazione digitale animata a 360 gradi del modello meccatronico coniato come Nft, creata in collaborazione tra Julien’s Auctions, Rambaldi Studios e la piattaforma Web3 Tinam. Il Nft è narrato dalla figlia del creatore, Daniela Rambaldi.
La maestria di Carlo Rambaldi nel campo dell’ingegneria meccanica ed elettrica applicata al cinema è testimoniata anche dalla scimmia per il kolossal “King Kong” e dal grottesco parassita di “Alien”. E.T., tuttavia, è considerato il suo capolavoro, che ha richiesto 12 animatori per funzionare. Il compito di Rambaldi era, in sostanza, quello di trasformare un oggetto di scena in un personaggio principale e lui creò qualcosa di così bizzarramente brutto da risultare carino. Il risultato gli valse un Oscar.
L’asta è stata organizzata da Julien’s Auctions e Turner Classic Movies con il titolo “Idoli e icone”: comprende anche una serie di lotti diversi da E.T., come la scopa Nimbus 2000 di Harry Potter nel film “Il prigioniero di Azkaban”, i guanti e i pantaloncini indossati da Robert de Niro in “Toro scatenato” e il bastone sacro di Mosè brandito da Charlton Heston nel film “I Dieci Comandamenti” del 1956.