‘”Un mondo di vino Rosa Italiano è possibile”, è questo il motto della neonata “Associazione Vino Rosa Italiano“, sodalizio ispirato dalla volontà del suo presidente Carmelo Sgandurra, meglio conosciuto come Sommelier Zosimo, che insieme ad un gruppo di “uomini del vino”, provenienti da diverse esperienze nel settore, con spirito ed orgoglio, sono pronti alla diffusione del verbo “Rosa” nel mondo. Lo scopo primario dell’associazione è: “Diffondere e migliorare, in ambito nazionale ed internazionale la conoscenza e la cultura del Vino Rosa Italiano di qualità”.
“Quando qualche anno fa iniziai, spinto dal sommelier e giornalista oggi Direttore dell’associazione Renato Rovetta, a degustare, classificare e scoprire i Vini “Rosati” Italiani, si aprì un mondo fantastico ad ogni scoperta – questa la prima dichiarazione di Sommelier Zosimo, che continua – Ho riscontrato una frastagliata concezione di intendere i vini, le sue differenze sostanziali all’interno delle stesse aeree di produzione, colori, sfumature, fino a constatare che la maggior parte dei vini avevano semplicemente il nome di “Rosato” o “Rosè” senza identificazione alcuna che riconducesse ad un spirito di produzione, con etichette senza distinzione. Questo mi ha fatto riflettere su come svilupparne la valorizzazione e la comunicazione. L’idea di parlare di vino “Rosa” ci venne durante le stesure delle migliaia di schede di degustazione mentre realizzavamo la guida “Rosa Rosati Rosè”, ora siamo alla seconda edizione, e dal 2018 è stata stampata e divulgata già in 15 paesi nel mondo, con particolare riferimento ai mercati dell’Est Europa e dell’Asia Centrale. Unire sotto una bandiera nazionale tutte le anime della produzione italiana di Vino Rosa sarà un impresa “Titanica”, discutevamo, viste le differenziazioni che ogni territorio esige. Ma non ci siamo arresi, spinti da quella forza di divulgare, promuovere nel mondo il Vino Rosa Italiano, abbiamo fondato “l’Associazione Vino Rosa Italiano”, un sodalizio nazionale di produttori che valorizzi i vini “Rosa ” di qualità. Ne faremo delle belle ma soprattutto le faremo di Vino Rosa.” conclude il presidente Sommelier Zosimo
Scheda dati Vino rosa italiano
La produzione mondiale di vino rosa si aggira intorno ai 24 milioni di ettolitri, secondo i dati forniti dall’Osservatorio economico mondiale dei vini rosati, l’Italia contribuisce con un 10%. A livello europeo il Bel Paese è al terzo posto per produzione, dopo Francia e Spagna, anche se il consumo interno fatica a superare il 5%. Il trend è comunque in crescita essendosi il rosato svincolato da alcuni preconcetti, non si beve più solamente in estate in alternativa al vino rosso, non è solo un vino prettamente femminile (le acquirenti donne sono il 73% mentre gli acquirenti uomini il 67%, Indagine di Nomisma Wine Monitor), piace ai Millennians Pink per il suo facile approccio verso i consumatori meno esperti.
Le enoteche italiane hanno registrato un aumento di richieste tra il 2014 ad oggi stimato tra il 10 e il 20%. Un dato in continua crescita, basti pensare che nel 2017 sono stati venduti 28 milioni di litri di rosato fermo (con una crescita del 1,9%) e quasi 8 milioni di litri di rosato frizzante (con una crescita del 3,9%) con incrementi a valore rispettivi del 3,6% e del 2,3%.
Altri dati molto interessanti sulla vendita del rosato in Italia arrivano dalla banca dati di Tannico, leader italiano nella vendita di vini on line. Tannico, con oltre 1 milione e settecentomila utenti per un volume di 1 milione di bottiglie vendute e 50mila utenti registrati, segnala che i vini rosati si stanno liberando del loro carattere stagionale e risultano apprezzati soprattutto dai consumatori più adulti (over 55 anni).
I vini rosati più acquistati su Tannico sono quelli provenienti dalla Provenza (20%), seguiti da quelli prodotti in Puglia (17%), Sicilia (14%), Abruzzo (11%), Sardegna e Alto Adige (9%), Lombardia e Toscana (8%), Campania (4%).
A confermare il trend positivo si segnala inoltre il “Patto” stipulato tra i cinque maggiori distretti dei rosati autoctoni italiani (Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino), segno tangibile della volontà dei produttori di unire le forze per scommettere sul mercato del rosa.
Resta comunque un problema nei dati statistici ufficiali del nostro paese, a livello legislativo il vino rosa viene ancora accorpato a quello rosso, quindi è difficile stimare con certezza produzione, vendita, trend, anche per questo nasce l’Associazione Vino Rosa Italiano, per dare autorevolezza e dignità a questo tesoro.
Per aderire, le cantine che producono Vino Rosa dovranno farne richiesta direttamente in associazione, che, dopo una prima valutazione con il delegato regionale, verificherà i parametri di qualità necessari all’iscrizione.
Serena Specchi 347-6649100 Ufficio Stampa Associazione Vino Rosa Italiano.