A 80 anni è morto Jean Ristat, figura di rilievo nella scena letteraria e custode dell’eredità poetica di Louis Aragon, come riporta Adnkronos. Nato il 2 giugno 1943 ad Argent-sur-Sauldre, Ristat è stato un membro fedele del Partito Comunista francese, nonché un devoto allievo e collaboratore del celebre poeta surrealista.
Ristat ha avuto un ruolo centrale nella Maison Triolet-Aragon, situata in un antico mulino ad acqua a Villeneuve, residenza estiva della coppia Aragon-Triolet dagli anni Cinquanta. Guillaume Roubaud-Quashie, direttore della Maison, ha reso omaggio a Ristat definendolo “un uomo generoso e umile, uno studioso di grande talento”.
Il suo legame con Louis Aragon è iniziato giovanissimo, a soli 22 anni, con la pubblicazione di “Le Lit de Nicolas Boileau et Jules Verne” (1965), elogiato personalmente da Aragon. Questo fu l’inizio di una lunga collaborazione che vide Ristat dedicare numerose opere al poeta surrealista, inclusa la raccolta apparsa nella collana della Pléiade nel 1997.
Nel corso degli anni, Ristat ha esplorato vari generi letterari, dall’opera poetica come “L’entrée dans la baie et la prise de la ville de Rio de Janeiro en 1711” (1973) al suo impegno politico espresso nella tragicommedia “La perruche du vieux Lénine” (1980) e nella raccolta di versi “Tombeau de Monsieur Aragon” (1983).
Ristat ha anche ampliato i suoi interessi nell’ambito della coreografia e del teatro, collaborando con figure di spicco come Roland Petit. Il suo impegno politico è stato evidente fin dai primi anni con la sua partecipazione a “Les Lettres françaises”, la rivista diretta da Aragon e finanziata dal Partito Comunista francese.
Jean Ristat è stato, inoltre, custode zelante dell’opera e dell’immagine di Aragon, arrivando a censurare testi considerati compromettenti. La sua figura, figlia spirituale di Aragon, ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena culturale francese, contribuendo significativamente alla conservazione e alla promozione del patrimonio letterario del suo mentore.