Inspiegabilmente nelle ultime settimane, piuttosto che i programmi o quanto sarebbe disposti a fare per il paese i vari leader, parallelamente alla campagna elettorale, a farla da padrone è una preoccupante ed inarrestabile spirale di odio e violenza dalle varie fazioni politiche – che certo non aiutano gli italiani ad avere fiducia nella politica. In tutto ciò le folli sortite di estremisti e fanatici, che continuano a confondere le idee con travate spesso al limite della decenza. Oggi ad esempio a Pomigliano dArco, sui uri sono comparsi diversi manifesti funebri con i quali i Si Cobas Fca annunciano il funerale politico di Matteo Renzi: “E’ venuto a mancare: le esequie si terranno il 4 marzo alle ore 22”. Un secondo, ancora peggiore, mostra il segretario del Pd allinterno di una bara, con accanto scritto: “Da giorni si attende la visita di Matteo Renzi a Pomigliano, inizialmente prevista per martedì 27, quindi rinviata al giorno dopo (per il maltempo, ndr.), poi ancora, senza che si conosca il luogo e l’orario di questa presunta iniziativa elettorale”, spiegano gli operai, esprimendo soprattutto il loro malcontento per gli “esuberi e mancanza di piano industriale. Invitiamo Renzi a non disertare la sua iniziativa elettorale, di affrontare gli operai a viso scoperto. Oggi scrivono – saranno comunque presenti in tutta la città di Pomigliano i manifesti con cui noi operai vogliamo accoglierlo”. Una protesta di pessimo gusto, condannata anche dal candidato leader M5s, Luigi Di Maio, il quale ha commentato via Twitter: “semplicemente inaccettabili quei manifesti dei Cobas, incompatibili con la campagna elettorale di un Paese civile”. Del resto a Pomigliano, complice la crisi occupazionale, la situazione sociale è a dir poco esplosiva. Renzi infatti non è lunico politico ad aver subito le due proteste locali: sia Sgarbi, che lesponente del Pd Gennaro Migliore, hanno subito durissimi trattamenti.
M.