DUE CASI DI VIOLENZA SESSUALE: AUSTRALIANA PICCHIATA E VIOLENTATA AL CIRCO MASSIMO, E UNA BRASILIANA SEQUESTRATA, PICCHIATA E STUPRATA IN UNA BARACCA AL TUSCOLANO

Ancora due ripugnanti casi di violenza sessuale nella Capitale, con due malcapitate straniere segnate per sempre dal loro soggiorno nella Città Eterna. Il primo caso si è verificato domenica notte nei pressi del Circo Massimo, dove una ragazza australiana è stata violentata e picchiata. A quanto sembra la giovane era andata a ballare inun locale vicino alla stazione Termini, dal quale si sarebbe allontanata forse in compagnia di un uomo. Trovata in stato di choc da alcuni passanti, che hanno chiamato gli agenti, la sventurata è stata portata all’ospedale San Giovanni dove le sono state riscontrate ferite al volto e alla zona inguinale. Il referto medico ha confermato la violenza sessuale, ma la ragazza non è grave. Il secondo caso, ancora più squallido, racconta invece di una 48enne brasiliana, giunta in codice rosso presso il pronto soccorso di un ospedale romanoqualche giorno fa. La malcapitata agli agenti ha raccontato di essere stata picchiata, segregata e violentata da due uomini e una donna rumena (compagna di uno dei due balordei) all’interno di una baracca vicina alla stazione ferroviaria ’Tuscolana’ di Roma.Ricostruiti i tratti somatici dei tre, gli investigatori del Commissariato San Giovanni e quelli del Commissariato Celio, coordinati dal dirigente dott. Massimo Improta, hanno dato vita a una capillare attività di indagine che ha portato, in breve, all’individuazione dei tre responsabili, rintracciati all’interno di un manufatto abbandonato sito in via Tuscolana. Identificati per E.M, algerino, 27 anni, B.A, 23 anni romena e H.H, tunisino di 31 anni, i tre (ritenuti responsabili anche di una rapina aggravata in danno di un cittadino tunisino consumata ancora nei pressi della stazione F.S Tuscolana), sono stati fermati ed indiziati dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo ai danni della cittadina brasiliana e di rapina aggravata nei confronti del tunisino.

M.