’DREAMERS’: ALTRO CHE LO STOP A MARZO, UN GIUDICE NEWYORCHESE GELA TRUMP

E’ stato il giudice newyorkese Nicholas Garaufis, stamane a gelare le ’speranze’ del presidente Trump – che ne aveva stabilito per marzo la fine – rispetto al termine del discusso ’Deferred Action for Child Arrivi’ (Daca). La bocciatura è motivata dal fatto che gli argomenti giuridici palesati dal Capo della Casa Bianca, sarebbero “troppo arbitrari e irricevibili”. Dunque per il momento il cosiddetto ’Dreamers’ continuerà a rappresentare un’opportunità ai giovani immigrati, giunti arrivati illegalmente negli Usa con i loro genitori, di poter continuare a studiare e a lavorare in America. Dal canto suo Devin O’Malley, portavoce del Dipartimento di Giustizia statunitense, aveva tenuto a ribadire che – così come affermato dall’amministrazione – l’ex presidente Obama aveva consentito al programma agendo illegittimamente, e per questo è da ritenersi incostituzionale: “Il Dipartimento di Giustizia continuerà a difendere con forza questa posizione – aveva fatto sapere attraverso una nota – e attende con impazienza di rivendicare la sua posizione in ulteriori contenziosi”. E’ quindi prevedibile che ora alla Casa Bianca non rimane altro che ricorrere in appello e, se Trump già pregustava entro il 5 marzo il termine del Daca, ora le sue ’flebili’ speranze sono appese alla decisione di venerdì prossimo, quando la Corte Suprema si pronuncerà sul ricorso presentato contro la sentenza del 9 gennaio. A supporto da quanto stabilito oggi, c’è da ricordare che, appena un mese fa, William Alsup, giudice distrettuale di San Francisco, aveva ritenuto quanto argomentato dal ministero della Giustizia che, a suo dire, basandosi “su un fondamento giuridico difettoso”, aveva ritenuto il Daca illegale.
M.