Si è da poco concluso l’incontro fra il governo e le Regioni. Un vertice tutto sommato sereno, nel corso del quale il premier Draghi, invitando tutti a lavorare uniti, ha più volte ribadito che “Dobbiamo andare avanti insieme e ce la faremo”.
Dunque palese da parte del capo del governo, l’intenzione di cementare al meglio rapporti con i governatori, dopo gli screzi avvenuti nei giorni scorsi.
Incomprensioni che Draghi ha invitato tutti a mettere da parte, a vantaggio di una compattezza sicuramente vincente rispetto alla lotta al coronavirus.
Stato-Regioni: Draghi esorta a lavorare tutti insieme accelerando la vaccinazione
In tal senso fondamentale è la campagna vaccinale, rispetto alla quale il presidente del Consiglio si è professato fiducioso, circa il raggiungimento di qui a poco di una mia di 500mila inoculazioni la giorno. Dunque, lavorare tutti insieme, per accelerare i tempi, ricordando che, attualmente, il nostro Paese sta andando molto meglio dell’Europa stessa.
Tuttavia il premier non ha nascosto le sue preoccupazioni riguardo alla grave ricaduta economica, subita sia dalle famiglie, che dalle imprese, per le quali la riapertura significa tornare a vivere.
Stato-Regioni: i governatori chiedono ‘4 colori’ per valutare sia le zone che i criteri
Dal canto loro i governatori sono giunti a quest’incontro con le idee abbastanza chiare. Intanto, una delle prime richieste espresse al governo, abolizione della soglia dei 250 casi su 100mila abitanti, in quanto, spiegano, “penalizza le regioni che fanno più tamponi”. Quindi, la reintroduzione dei ‘4 colori’ (zone), virando dalla bianca alla rossa, contraddistinguendo così le aree per contagi e diffusione del virus.
Stato-Regioni: Zaia chiede più chiarezza sui vaccini e le dosi disponibili
Dal canto suo Luca Zaia, anch’esso collegato in video-call, ha chiesto maggior ‘chiarezza’ circa la fornitura dei vaccini, e ‘la verifica della disponibilità delle dosi sul mercato.
Un intervento poi seguito da quelli di Stefano Bonaccini (presidente della Conferenza delle Regioni), e del suo ‘vice’, Giovanni Toti. Dovutosi poi assentare Draghi, per altri impegni precedenti, è stata la ministra Maria Stella Gelmini, ad assumere ‘il timone’ della discussione, alla quale hanno preso parte anche Speranza (ministro della Salute), Fabio Curcio (capo della Protezione Civile), ed il Commissario all’emergenza Gen. Paolo Figliuolo.
Max