“È molto grave fare annunci su quarta e quinta dose. Siamo più onesti e più corretti, dobbiamo dire due cose. Intanto dobbiamo guardare oltre e secondo me dobbiamo cominciare a pensare di uscire da questa emergenza dicendo che faremo, così come per l’influenza, un vaccino annuale, ma un vaccino che sia aggiornato con le varianti che mano a mano troveremo. Anche il virus influenzale varia: non abbiamo mai detto ‘facciamo un vaccino con la variante Y’”.
Nel ‘solito’ bailamme di ‘presunte voci’, chiacchiere da bar, e decine di differenti opinioni da parte degli ‘addetti ai lavori’, anch’egli ha voluto dire la sua. Soltanto che il Prof. Vaia non è certo l’ultimo fra gli ‘esperti’, deputato a poter commentare quanto sta accadendo, Parliamo infatti direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, l’ospedale che per primo in Italia ha sequenziato il Covid, che ricorderete isolato nei due turisti cinesi ricoverati agli inizia della pandemia.
Oggi a ragione, intervenendo su Rtl 102.5, l’esperto ha tenuto a rimarcare: ”Adesso tutti abbiamo imparato questo: il virus, questo come altro, varia e varierà, per cui faremo un vaccino annuale. Bisogna imporre alle cause farmaceutiche, faccio di nuovo mio l’appello della Von der Leyen che ha detto che bisogna aggiornare i vaccini. Non quarta e quinta dose ma una dose di richiamo annuale e il presidente Draghi prenda un po’ di coraggio: faccia finire questa emergenza e facciamo un vaccino annuale“.
Max