“Grazie, Presidente. Grazie per aver ricordato ancora una volta, la settimana scorsa, che per risolvere i problemi italiani, le cose giuste vanno fatte, anche se e quando sono impopolari”. Così, invitando il premier Draghi a prendere posto davanti al microfono, sul palco di Confindustria, il presidente Bonomi ha di fatto acceso una lunga standing ovation.
Presa la parola, il Capo del governo ha esordito: ”L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa” tuttavia, ha aggiunto, “la sfida è far sì che la ripresa sia duratura e sostenibile”. Ed ancora: “Le previsioni del Governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno – a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera”.
Quindi Draghi ha tenuto a rassicurare rimarcando un concetto più volte ribadito: ”Il Governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono. La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività. La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile”. Ora, ha raccomandato il premier, “Dobbiamo evitare i rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo preservare buone relazioni industriali, perché assicurino equità e pace sociale; e accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell’economia italiana”.
Quindi, entrando nei temi caldi di natura economica di questi giorni, Draghi ha voluto subito rassicura spiegando che “Per le imprese sono particolarmente importanti i rincari sui materiali da costruzione, sul gas e sull’energia, e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori. Il Governo è impegnato a trovare soluzioni immediate a questi problemi, e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità”, argomenti che impegneranno il Cdm. Ed ancora: “Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime, esso è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale. Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche. Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori”.
Dunque, ha avvertito il Premier, “In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili. A queste misure deve seguire un’azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti”.
Altro tema in ‘auge’: ”La ‘variante Delta’, molto più contagiosa del ceppo originario del virus, ci obbliga a raggiungere tassi di vaccinazione ancora maggiori. Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato l’uso della certificazione verde, che è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche”. Per l’occasione, il presidente del Consiglio, ne ha approfittato per ringraziare Confindustria che, “da subito ha lavorato insieme al governo e ai sindacati per trovare un accordo sull’estensione del Green pass ai luoghi di lavoro. Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore – ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura”.
Sempre sui vaccini, Draghi ha poi volto sottolinear che, ad oggi, ”Oltre 41 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19, Si tratta di quasi il 77% della popolazione con più di 12 anni. E siamo vicini a raggiungere e poi superare l’obiettivo che c’eravamo posti, ovvero immunizzare entro fine settembre l’80% della popolazione vaccinabile“.
Infine, ha aggiunto, ”Per assicurare la sostenibilità della ripresa, dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Il Governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure. Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione”.
Max