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Draghi, Macron e Scholz sono a Kiev con Zelensky. Dopo le 10 ore di viaggio in treno, una breve visita ad Irpin

Un viaggio in treno lungo 10 ore, nel corso delle quali, pur viaggiando in vagoni separati per ragioni di sicurezza, Draghi, Macron e Scholz sono comunque riusciti ad incontrarsi per un paio d’ore, per fare il punto sulla situazione.

I tre leader europei arrivando a Kiev: “Vogliamo inviare un messaggio di sostegno e di unità europea agli ucraini”

Il convoglio, super scortato, dopo alcuni problemi che costretto i leader a spostare il luogo della partenza da Przemysl a Medyka (sempre in Polonia), è arrivato a Kiev quando il sole era già alto.

Il primo ad essere avvicinato dai numerosi giornalisti venuti ad accoglierli in stazione, è stato il presidente Macron che ha dichiarato: “Vorrei inviare un messaggio di sostegno e di unità europea agli ucraini. Incontreremo il presidente Zelensky, andremo in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri, avremo colloqui programmati“.

Prima dell’incontro con Zelensky, i tre leader europei hanno voluto visitare Irpin, sobborgo a nord di Kiev

Lungo il tragitto verso il Palazzo presidenziale del governo, dove ad accogliere i tre c’era in attesa il presidente Zelensky con tutti i suoi stati generali, il convoglio di auto affiancato da decine di mezzi di scorta (con gli elicotteri dall’alto a vegliare su di loro), si è fermato per qualche minuto nel sobborgo di Irpin, a nord di Kiev, letteralmente divelto dalle bombe russe.

Qui è stato il nostro presidente del Consiglio del Consiglio, ad affermare ai numerosi giornalisti radunatisi, ‘‘Avete il mondo dalla vostra parte. Abbiamo sentito parole di dolore, di speranza ma anche di futuro“.

Anche Macron è rimasto molto impressionato dallo stato di degrado in cui versa Irpin, al punto che ha commentato: “Ad Irpin, ‘ma non solo’, sono stati commessi ‘massacri che equivalgono a crimini di guerra. Ringrazio chi ha indagato su questi crimini di guerra dai primi giorni”.

Dal canto suo il cancelliere tedesco Scholz si è detto pronto “a sostenere l’Ucraina ‘per tutto il tempo necessario”. Già prima di partire, intervistato Intervistato dalla Bild, il leader tedesco aveva affermato che “Nel corso della visita a Kiev non vogliamo solo mostrare la nostra solidarietà, vogliamo anche garantire che continuino gli aiuti che stiamo organizzando: finanziari, umanitari, ma anche riguardo alle armi”. Dunque, ha proseguito, ”continueremo con gli aiuti, per tutto il tempo necessario, a sostenere la lotta per l’indipendenza dell’Ucraina“.

Quindi l’arrivo da Zelensky, con il quale al momento Draghi, Macron e Scholtz, sono tuttora impegnati …

Max