E’ vero che ha rinunciato alla probabile elezione a sindaco di Roma, aspettando invece incarichi ‘ben più prestigiosi’ andando al governo ma, spesso, la troppa ambizione può giocare brutti scherzi. Per carità, è altrettanto vero che – numeri alla mano – il centrodestra in caso di voto parte con un vantaggio enorme ma, come dicevamo, a volte ‘forzare’ i tempi ( e ‘in’ che tempi), non è detto che sia la mossa migliore. Tuttavia Giorgia Meloni, a quanto trapela da fonti interne al centrodestra, in questo ore è un fiume in piena: sente che è giunto il momento della sua grande occasione.
Così, sempre stando a quanto trapela, sembrerebbe che la leader di Fdi si stia spendendo per convincere ‘gli altri’ a prodursi addirittura in un voto di astensione nei confronti di Draghi. Oltretutto, così facendo, si eviterebbero anche eventuali ‘fratture’ interne allo schieramento. Una proposta sulla quale si stanno confrontando, e che al momento vede contrari Forza Italia e Cambiamo, mentre la Lega starebbe valutando.
Una proposta per certi versi ‘indecente’, che se da una parte ‘libera’ la via verso le urne – ma non è detto che sia poi così ‘automatico’ – dall’altra non regala al centrodestra una bella immagine di sé, specie in questa fase di enorme e ‘contagiosa’ presa di distanza dalla politica. Oltretutto, dopo aver speso intere settimane a predicare il buonsenso e la responsabilità nei confronti del Paese. E’ abbastanza ovvio che, a livello europeo – con in ballo i miliardi della Next Generation Ue – nessuno più di Draghi può rappresentare il nostro Paese in termini di gradimento e fiducia.
No, forse ‘approfittarne’ proprio ora non sarebbe la mossa giusta… a meno che non si ‘sfrutti’ il momento, con Draghi ‘traghettatore’ in questo momento di ‘serie rogne’ (scadenza blocco dei licenziamenti e Recovery), per poi andare alle elezioni, ma dopo l’estate…
Max