Per anni siamo stati abituati a vederli in feroce contrapposizione, anche se poi qualche mese fa, in quello che doveva essere il ‘duello finale’ , nel faccia a faccia davanti a Vespa, i due non sono andati oltre qualche ‘graffietto’. E già questo allora aveva insospettito qualcuno. ‘Malelingue’ poi tornate in auge poche settimane fa, quando, specie Renzi, era quotidianamente impegnato anima e corpo a ‘martellare’ l’esecutivo M5s-Pd. Quindi, ristabilite ciascuno le distanze dall’altro (Salvini e Renzi all’unisono: “un’intesa fra noi? Non scherziamo!”), la consueta diatriba politica è tornata a farla da padrona.
Ora però è accaduto un fatto ‘strano’. Proprio ieri, dopo un lungo ‘letargo’ il M5s si è rifatto vivo sui social per confermare la massima fiducia a Conte e, udite udite, bocciare senza appello un’ipotesi Mario Draghi… fino a lanciare addirittura ‘ultimatum’ rivolti ai membri pentastellati interni al governo: chi intende avvalorare le tesi del centrodestra lo “dica subito o taccia per sempre”. Il senso? Perché quest’uscita ora, con tutti problemi che abbiamo da affrontare?
Ma, come diceva Giulio Andreotti (che a sua volta si rifece alla celebre frase del Card. Marchetti Selvaggiani), spesso “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina” e, proprio oggi, al Senato i principali leader politici sono tornati a tenere i loro interventi e, guarda caso, sia Renzi (come riportiamo in un articolo a parte) che Salvini, hanno speso parole d stima e rispetto… proprio per Mario Draghi! Dunque, potrebbe proprio essere l’ex capo della Bce l’ago della bilancia?
”Mi si permetta di ringraziare il presidente Draghi per le sue parole, perché è caduto il mito del non si può fare debito, oggi ci ha detto che ‘si può fare debito’”. Ha infatti esordito subito il leader della Lega, aggiungendo poi “Benvenuto presidente Draghi, ci serve l’aiuto di tutti, ci serve anche il suo, quindi sono contento, di quello che potrà nascere“.
Che curiosa ‘coincidenza…
Max