Intercettato dai giornalisti a Versailles, dove era atteso per un Consiglio Europeo informale, il premier Draghi ha riferito: “Poco fa ho avuto un lungo incontro con Emmanuel Macron: abbiamo discusso della guerra e delle conseguenze per l’Europa e per l’Italia”. Ad ogni modo, ha ribadito, “Italia e Francia sono allineate con il resto dell’Ue, sia nella risposta alle sanzioni, sia nel sostegno per i nostri Paesi che queste sanzioni necessariamente comporteranno“.
Inoltre il presidente del Consiglio ha confermato che di li a poco si sarebbe affrontata l’iniziativa in ambito europeo, di emettere un debito comune (garantito comunque da tutti Stati membri), specificatamente rivolto al finanziamento delle spese necessarie per far si che la Ue possa ‘sdoganarsi’ definitivamente idrocarburi russi e, allo stesso tempo, predisporre soprattutto l’irrobustimento dell’Unione Europea sul piano della difesa: “parleremo oggi pomeriggio: l’Italia e la Francia sono completamente allineate anche su questo fronte”.
Quindi, dopo ave ribadito che ”Abbiamo chiesto tutti insieme, tante volte, al presidente Vladimir Putin di cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili in Ucraina e continueremo a farlo”, il premier ha tenuto a rimarcare l’importanza dell’indipendenza economica dell’Unione Europea: “La risposta a questo dramma“, scatenato dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, “non può che essere europea, come lo è stata la risposta alla Russia. Anche per quanto riguarda il sostegno dell’economia europea e di quella italiana, dovrà essere una risposta europea ed italiana”.
Quanto poi all’economia europea, tiene a rimarcare, “Cresce ancora, ma c’è stato un rallentamento. Osserviamo mancanza di materie prime, rallentamenti, non solo nel campo energetico, ma anche nel campo agroalimentare, delle materie prime riguardanti la produzione di acciaio, di carta, di ceramica. E’ una situazione italiana, ma anche una situazione europea“.
Nello specifico all’economia del nostro Paese che, come contraccolpo al confitto in Ucraina, ha subito un evidente rallentamento, il premier spiega che ”dobbiamo rispondere con la stessa convinzione, sostenendo le imprese e il potere d’acquisto delle famiglie con la stessa convinzione e la stessa rapidità con cui abbiamo sostenuto la risposta alla Russia“.
Dunque, ha poi concluso Draghi, “L’impatto maggiore della guerra tra Russia e Ucraina sarà sulle strutture in Ucraina: questo comporterà costi per l’economia europea. Ma la risposta non è allentare la pressione sul presidente Vladimir Putin: la risposta è lavorare insieme, sostenere le nostre economie, il potere d’acquisto delle famiglie, le nostre imprese“.
Max