“L’estate è già serena e vogliamo che rimanga tale. Il Green pass è una misura con cui gli italiani possono continuare a divertirsi, ad andare al ristorante e a spettacoli all’aperto e al chiuso, con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. E’ una misura che dà serenità, nonostante le difficoltà di applicazione”.
Eccolo al termine di una giornata che sembrava non finire mai, il premier Draghi, appena uscita dalla cabina di regia prima, e dal Cdm dopo.
Green pass, parametri per l’assegnazione dei colori, e proroga dello stato di emergenza: sono questi i tre temi centrali intorno ai quali il presidente del Consiglio si è misurato con i suoi alleati di governo, cercando – per quanto possibile – di contenere l’avanzata dei contagi (soprattutto da variante Delta), senza per questa tornare a bloccare nuovamente la già disastrata economia nazionale.
“Il Green pass non è un arbitrio – tiene subito a rimarcare il capo del governo davanti ai giornalisti – E’ una condizioni per tenere aperte le attività economiche. La prima cosa che devo dire: invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito, devono proteggere se stessi e le proprie famiglie”.
Ed ancora: “Anche nella definizioni dei parametri relative alla zona gialla – ha proseguito il premier – la scelta era tra procedere normalmente (e molte regioni sarebbero andate in zona gialla), oppure introdurre il Green pass e cambiare i parametri tenendo le regioni in zona bianca”.
Del resto, sottolinea, “La variante Delta è minacciosa, si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi. Abbiamo imparato che la realtà di altri paesi si presenta da noi se non reagiamo: quello che succede in Inghilterra e Francia, dobbiamo immaginare che potrà ripetersi in Italia in assenza di provvedimenti”.
Altro dato rasserenante, “L’economia italiana va bene, si sta riprendendo. L’Italia cresce ad un ritmo anche superiore a quello di altri paesi europei. E’ un momento favorevole: perché continui ad esserlo” dunque, esorta il presidente del Consiglio, “bisogna agire sul fronte del covid. La campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi”.
Infine, su vaccini: “Circa due terzi degli italiani, di età superiore a 12 anni, hanno ricevuto una dose. Oltre la metà degli italiani hanno completato il ciclo vaccinale. L’obiettivo di somministrare 60 milioni di dosi entro il 20 luglio è stato superato”.
Altra buona notizia, ha poi concluso Draghi, “La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita: abbiamo circa 1300 persone, contro le oltre 30.000 di 4 mesi fa, e circa 160 persone in terapia intensiva: a fine marzo erano circa 3.500. I decessi sono diminuiti, ieri ne sono purtroppo stati registrati 21 contro i quasi 400 di 4 mesi fa”.
Max