“La risposta immediata è preparare un futuro in cui non dipenderemo più dalla Russia per il gas. Si va in giro per il mondo, andiamo in Africa e ovunque nel mondo utilizzando la globalizzazione”.
L’occasione per tornare a parlare della questione energetica che ‘ci lega’ alla Russia, è stata offerta al premier Draghi dall’evento ospitato oggi dall’università Bocconi di Milano, che ha ricordato la figura di Alberto Alesina
Come ha infatti rimarcato ill presidente del Consiglio, ”Ora ci troviamo ad affrontare in Italia questa dipendenza economica ed energetica dalla Russia quindi direi che rischia di diventare una sottomissione più che dipendenza”. Riguardo invece all’Europa, parlando di “federalismo pragmatico”, ha poi aggiunto che ”ha bisogno di assumere nuovi ruoli a livello mondiale e costruire delle difese partendo da questo, dalla transizione energetica, ecologica, sanitaria e così via”.
Quindi il capo del governo ha spiegato come “La pandemia ci ha insegnato che i Paesi singolarmente non possono affrontare questi problemi e questo sarà sempre più vero, quindi anziché cercare di inseguire sogni come un federalismo a 360 , bisognerebbe pensare alle questioni separatamente. Prima di tutto abbiamo bisogno di coordinamento nella difesa a livello europeo, e questo di conseguenza, ci porterà ad avere insieme un coordinamento della politica estera, della logistica e così via”.
Da noi, ha quindi concluso ancora il premier, ”Rispetto agli Stati Uniti, l’Europa è diversa, la situazione è diversa, l’inflazione è decisamente inferiore, l’inflazione è decisamente più bassa e l’espansione fiscale non è certo paragonabile a quella degli Usa, qui è stata più bassa. Le situazioni sono diverse“.
Max