“Le differenze regionali nella strategia del piano vaccinale sono difficili da accettare”, lo afferma il premier Mario Draghi, intervenuto nell’aula del Senato in vista del Consiglio Europeo in programma giovedì 25 marzo. “Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale”, è l’esortazione del presidente del Consiglio.
“Alcune – prosegue – trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti”.
Draghi ha esposto le aspettative del governo per l’immediato futuro: “Ora il nostro obiettivo comune deve essere ora quello di vaccinare più persone possibile, nel più breve tempo possibile. Voglio trasmettere un messaggio di fiducia a voi, e a tutti gli italiani. Ho ripetuto in queste settimane il Governo è determinato a portare avanti la campagna vaccinale con la massima intensità. E siamo già all’opera per compensare i ritardi di questi mesi. Dobbiamo farlo per la salute dei cittadini, per l’istruzione dei nostri figli, e per la ripresa dell’economia”
“Siamo già all’opera per compensare il ritardo di questi mesi – ha assicurato – l’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno”.