Ovviamente, come è giusto che sia, l’incontro fra Di Maio e Draghi ha sollevato reazioni contrastati dall’intero arco politico, il cui comune denominatore è stato comunque unica domanda: perché? Soprattutto, guarda caso, proprio quando il premier Conte si trova in ‘tour’ nelle capitali europee per promuovere il Recovery Plan.
Leggiamo insieme alcune delle dichiarazioni seguite allo scoop lanciato dall’agenzia di stampa AdnKronos.
Come sempre lucido ed attento alle dinamiche politiche ed economiche, il leader di Azione, Carlo Calenda, mostra ancora una volta di vare le idee abbastanza chiare in merito ad eventuali ‘dietrologie‘ legate all’incontro Draghi-Di Maio: “Non credo che al momento, purtroppo, ci sia la necessaria consapevolezza tra le forze politiche e nel paese. Arriverà fra qualche mese con la crisi sociale e finanziaria“.
Un frase sibillina che di fatto non esclude l’ipotesi di un ‘avvicendamento’ in corsa fra Conte e Draghi…
Fra le prime ad aver commentato l’inedito incontro, la deputata di Forza Italia, Elvira Savino, la quale ha scritto: ”Fonti della Farnesina sostengono che l’incontro fra il ministro egli Esteri e l’ex presidente della Bce, avvenuto il 24 giugno scorso, rientri fra i ‘consueti incontri istituzionali’ di Di Maio. Allora perché Di Maio l’ha tenuto nascosto, dal momento che sostiene che si sia trattato di un incontro istituzionale?”.
Del resto, fa notare la deputata azzurra, “Se è istituzionale vuol dire che è pubblico, eppure sul sito internet della Farnesina non c’è alcun comunicato ufficiale sull’incontro fra Di Maio e Draghi e questo conferma che l’ex capo politico del M5S intendeva occultare la notizia. Se non fosse stato per lo notizia dell’Adnkronos la notizia non sarebbe uscita. Allora perché Di Maio ha taciuto? – domanda e si domanda ancora la Savino – Forse tutto ciò rientra nella guerra tra bande all’interno del M5S sempre più diviso e sempre più preoccupato per la visibilità e la presenza ingombrante di Conte“.
Non mostra invece perplessità – o per lo meno non le palesa – il capogruppo leghista a Montecitorio, Riccardo Molinari: “Non ci vedo nulla di strano, è normale che un ministro degli Esteri interloquisca con un ex presidente della Bce, visto che in ballo ci sono i pacchetti europei di risorse da destinare ai paesi Ue per l’emergenza coronavirus. Mi sembra una cosa del tutto normale, non ci vedo altro dietro” ribadisce quindi Molinari che però non può poi fare a meno di ‘insinuare’ fra le righe: “Chiedete piuttosto ai suoi compagni di partito, ai 5Stelle, se non hanno loro altro da dire…“.
Molto più ‘prolisso’ invece il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha deciso di affidare a Twitter il suo commento: “È un bene che Di Maio abbia incontrato Draghi. Lo sapevamo. Peccato che arrivati alla tabellina del 4 Giggino ‘s’è addormuto’. Ed è ancora lì che dorme, col pallottoliere in mano“.
Della stessa idea (manco fosse una ‘linea comune’ davanti a qualcosa di conosciuto), anche il leghista presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi: ”Qualcuno lo incontrerà pure a Draghi e il fatto che il ministro degli Esteri si incontri con l’ex capo della Bce non mi sembra una cosa particolarmente straordinaria”.
Poi però anche lui, come Molinari, non può far a meno di palesare qualche perplessità: ”Certo ad oggi, io non ho ancora capito chi sia il responsabile economico dei 5stelle”. Sapendo inoltre delle mire di Berlusconi, Borghi ipotizza anche “Il Quirinale in ballo? Che il M5S possa appoggiare Draghi per il Colle mi sembra strano, ma hanno fatto tante di quelle giravolte che tutto è possibile”.
Max