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Draghi, Di Battista insiste: “Motivi su motivi per non appoggiarlo”

Mentre Di Maio e Conte virano verso il sì a Draghi auspicando un governo politico, un altro esponente del partito pentastellato, Alessandro Di Battista, batte sul no. Lo fa con un lungo post pubblicato su Facebook. “Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire NO a Draghi. Si dice: “non sarà un governo tecnico ma un governo politico”. Benissimo. Allora ragioniamo di politica”, scrive.

Un muro contro muro che inasprisce la lotta intestina al Movimento, che il fondatore Beppe Grillo proverà a placare con un viaggio a Roma. “C’è chi si batte da 906 giorni, ovvero dal 14 agosto del 2018 (giorno della Strage di Genova), per revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Davvero qualcuno crede che Draghi, colui che, da Direttore generale del Tesoro, assegnò le concessioni autostradali ai Benetton, possa revocarle?”, scrive ancora Di Battista su Facebook.

Continua l’esponente pentastellato: “Draghi, nei primi mesi di luna di miele concessa da una pubblica opinione stremata da un anno di pandemia, si dedicherà al piano vaccinale e a mettere nero su bianco un Recovery gradito ai potentati che lo incensano. Nulla più. Poi, senza colpo ferire, si farà eleggere Presidente della Repubblica”.

“D’altro canto non avrebbe mai accettato senza questa garanzia. A quel punto ci si renderà conto che il “governo dei migliori” come già viene definito, era solo l’inizio della restaurazione. Un film già visto. Opporsi a questo scenario è l’unica scelta, propriamente politica, che si possa fare” conclude Di Battista.