Dpcm covid, oggi la Corte costituzionale si riunisce in camera di Consiglio per dibattere della legittimità costituzionale del sistema dei Dpcm su istanza sollevata da un giudice di pace di Frosinone relativa alla “decretazione d’urgenza e i Dpcm introduttivi delle sanzioni covid”. La pronuncia è attesa al massimo entro la fine della settimana.
Secondo il Giudice di pace di Frosinone, sarebbe stata delegata la funzione legislativa sul contenimento dell’epidemia da Covid-19 al Governo, il quale l’avrebbe esercitata attraverso l’emanazione di meri atti amministrativi ossia i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Sarebbe stato in tal modo “aggirato il principio cardine di cui agli articoli 76 e 77 della Costituzione, per cui la funzione legislativa è accordata al Parlamento, che può delegarla solo con una legge-delega e comunque giammai ad atti amministrativi”.
Inoltre, secondo il Giudice, il sistema normativo basato sul sistema dei Dpcm introdurrebbe un nuovo statuto normativo dell’emergenza in base al quale sono state adottate le regole normative primarie per la disciplina dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in violazione dell’articolo 78 della Costituzione, a mente del quale l’unica ipotesi emergenziale costituzionalmente rilevante sarebbe quella dello stato di guerra. Ma “nessuna altra ipotesi di emergenza, nel nostro ordinamento costituzionale, può essere fonte di poteri speciali o legittimanti fonti di produzione normativa diverse da quelle previste, cioè il mero decreto-legge”.