“Qualcosa sta cambiando in Italia. Nell’opinione pubblica e in parte nel mondo dell’informazione sta crescendo piano piano la consapevolezza che il Covid può essere curato e che se si interviene per tempo, senza farsi prendere dal panico, è possibile addirittura evitare il ricorso all’ospedale e alla chiusura del paese” afferma il Dottor Mariano Amici sul suo profilo Facebook.
Il medico dell’Asl RM6 già vincitore del ricorso che lo scorso autunno ha bloccato l’obbligatorietà delle vaccinazioni antinfluenzali nel Lazio e promotore di una azione giudiziaria collettiva sull’inattendibilità dei tamponi diagnostici per il Covid, torna a pubblicare sui social network e sul suo sito web ufficiale MarianoAmici.com una lunga lettera per “continuare a far maturare le coscienze”.
Leggi anche: Dottor Mariano Amici: “La protesta di bar e ristoranti racconta la disperazione del Paese”
“Solo qualche mese fa, chi sosteneva queste teorie sul web o nelle interviste veniva immediatamente tacciato di essere un negazionista o un folle spregiudicato mentre oggi registriamo una maggiore disponibilità all’ascolto: sarà che siamo tutti stremati dalla sequela di lutti e di privazioni subite in quasi un anno di emergenza sanitaria, ma inizia a farsi strada l’idea che forse le istituzioni non abbiano saputo gestire la situazione nel migliore dei modi e che sostenerlo non significhi voler mancare di rispetto al lavoro altrui”.
https://www.facebook.com/mariano.amici.5/posts/1051435551934867
E così il Dottor Mariano Amici riporta due protocolli che insieme al dottor Franco Trinca, biologo Nutrizionista clinico, e ad altri medici di tutta Italia ha messo a punto e applicato con successo e che saranno parte del Progetto “Riapriamo l’Italia in Salute”: “Quanto leggerete nelle prossime righe è il frutto di un lavoro di squadra che nasce dall’esperienza individuale di tanti professionisti che, ciascuno per le proprie competenze e partendo dalle esperienze cliniche maturate nella quotidianità, hanno maturato competenze e tecniche che si sono rivelate efficaci contro il virus”.
“Il primo messaggio che va ribadito” – afferma a gran voce il medico romano – “è che IL COVID 19 SI CURA se trattato tempestivamente a domicilio. Ma il secondo messaggio, non meno importante, è che deve cambiare l’approccio delle istituzioni sui temi della salute pubblica e che bisogna iniziare a investire in modo più convinto sulla prevenzione”.
I due protocolli presentati dal Dottor Mariano Amici
• Il primo, definito di Medicina Biologica, elaborato dal dott. Mariano Amici con il dott. Franco Trinca, Biologo Nutrizionista clinico, è preventivo e adiuvante-curativo, in generale di tutte le malattie infettive respiratorie e anche del Covid-19.
• Il secondo è farmacologico classico e si basa sull’uso tempestivo di Idrossiclorochina, Eparina a basso peso molecolare e al bisogno, secondo la valutazione del Medico curante, di Azitromicina o altri antibiotici ed eventuali cortisonici.
“Avremo modo di illustrare nel dettaglio i risvolti scientifici e le modalità di attuazione delle nostre strategie” afferma il medico di base Mariano Amici – “ma in questa occasione desidero anticiparvi alcuni aspetti che ritengo molto importanti perché in grado davvero di fare la differenza anche e soprattutto in chiave preventiva”.
“Il Protocollo di Medicina Biologica, che è integrabile se necessario con quello farmacologico, può essere sintetizzato così:
A) Alimentazione Bio vitalizzante, con una costante presenza di alimenti crudi (ortaggi, insalate, frutta di stagione, frutta oleosa e semi vari come girasole, lino, zucca), ricchi di antiossidanti e flavonoidi con riconosciuta azione antivirale anche su SARS-Cov2; inoltre equilibrio tra alimenti proteici (alternando pesce, carne, uova, formaggio) e pasti “vegetariani” (legumi, cereali a chicco intero, stufati di ortaggi), secondo il modello “mediterraneo”.
B) Integratori: Multiminerali e Multivitaminici ben bilanciati e completi nonché eventualmente formule a base di molecole “Nutraceutiche” come la Quercetina, sulla quale il CNR ha pubblicato un interessantissimo studio che ne dimostra la proprietà di legarsi con e inattivare una delle proteine virali necessarie alla replicazione del virus”.
“E’ con questo Protocollo di Medicina Biologica Integrata che io e i medici a me associati (per un bacino di circa 6.000 pazienti, molti più di un ospedale), in collaborazione col dottor Trinca stiamo verificando effetti molto positivi sia sulle sindromi simili-influenzali, sia nei casi Covid positivi; e a riprova della validità dei nostri approcci terapeutici c’è il fatto che nell’ultimo anno abbiamo trattato a domicilio tutti i pazienti “tampone positivi” senza registrare alcun decesso, né abbiamo avuto l’esigenza di ricoverarne alcuno”.
“Sempre con il preziosissimo supporto del dottor Franco Trinca, a fronte di questa esperienza significativamente positiva, abbiamo lanciato il Progetto RIAPRIAMO L’ITALIA IN SALUTE che potete iniziare a consultare a questo link: www.riapriamolitaliainsalute.it/appello“
“L’obbiettivo è diffondere, anche in relazione all’attuale emergenza Covid-19 (mal gestita con la fallimentare strategia governativa del Ministero della Salute, dell’AIFA, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Comitato Tecnico Scientifico), i concetti di una Medicina Biologica tanto scientifica quanto “a misura d’uomo”, e indipendente dagli interessi delle grandi corporations farmaceutiche”.
“Questa “nuova-antica Cultura Medica” e di benessere, colma il vuoto lasciato dal Ministero della Salute nel campo dell’Educazione sanitaria della popolazione puntando su una vera Medicina preventiva (che non può coincidere con la monocultura vaccinale). L’obiettivo di una popolazione più sana è alla portata: serve una rivoluzione culturale che deve coinvolgere l’opinione pubblica grazie ad un ruolo sempre più centrale del medico territoriale, con il suo bagaglio di competenze e conoscenze legate alla gestione della quotidianità e a stretto contatto con i cittadini” conclude Amici.