Si discute, da tempo, della famosa Doppia Pensione, un’idea riproposta dal presidente dell‘Inps Tridico che fa riferimento alla ‘doppia uscita’. Andiamo a vedere di che cosa si tratta nel dettaglio.
Quello di cui si sta parlando è la proposta per gli italiani della doppia pensione, o anche detta pensione ‘in due tempi’. Una idea, più che altro, che intende porsi come eventuale contrapposizione al ritorno della legge Fornero.
A dicembre 2022, termina Quota 102, che indica le soglie per la pensione a 64 anni d’età e 38 di contributi. Si largo l’alternativa della pensione “in due tempi”, ovvero scandita da due quote, una contributiva e una retributiva, da far scattare prima e dopo i 67 anni.
Ne ha parlato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico che ha riproposto la “doppia uscita”: pensionarsi tra i 63-64 anni con quanto cumulato coi contributi lasciando illa componente retributiva, al 67esimo anno di età.
L’obiettivo è quello di avere un sistema con ampia flessibilità di entrare in pensione a 63-64 anni senza perdere nulla avvalersi poi in seguito della parte retributiva.
Per gli esperti, il taglio netto della componente retributiva potrebbe condurre ad un abbassamento dell’assegno, e all’impoverimento dei pensionati.