Hanno determinato un freno non da poco le “conseguenze derivanti dalladecisione del Regno Unito di uscire dall’Unioneeuropea”, creando un effetto domino che ha inevitabilmente colpito anche il nostro Paese, dimezzando le stime di crescita delPil italiano. E lanalisi tracciata dal centro studi di Confindustria, secondo cui, rispetto alle stime diffuse a dicembre, il Pil subirà un ribasso evidente crescendo dello 0,8% nel 2016 e dello 0,6 nel 2017 (per il 2016 era prevista una crescita dell’1,4% mentre, nel 2017, dell’1,3). “Gli effetti spiegano da Confindustria a proposito del brexit – si manifesteranno in modo più evidente nel 2017, essendo il bilancio del 2016 già fortemente influenzato dall’andamento già acquisito”. Ma cè di più. Sempre secondo le proiezioni di Confindustria, leventuale affermazione dei No in occasione del referendum costituzionale di ottobre “sarebbe inevitabile una nuovarecessione per l’economia italiana”. Sempre secondo il centro studi, l’effetto complessivo per il triennio 2017-2019, vedrebbe il Pil calare dello 0,7% nel 2017 e dell’1,2% nel 2018, per poi risalire dello 0,2% nel 2019. In totale – spiega ancora Confindustria – si riduce dell’1,7% mentre nello scenario base sarebbe salito del 2,3% con una differenza di quattro punti percentuali.
M.