A farsi scoprire nella più totale autenticità, il personaggio di Cola Pesce, creatura criptica e misteriosa contesa tra terra e mare, il quale aveva già specificato le favolette italiane dello stesso Italo Calvino, accattivando sin dal principio, un grandissimo numero di lettori appassionati.
A cento anni dalla morte del genio di Giuseppe Pitrè, Donzelli completa così il particolare percorso avviato nel 2013, alla riscoperta del materiale che ha ottenuto più successo allinterno del repertorio della tradizione Siciliana.
“Quando vennero fuori le mie Fiabe, Novelle e Racconti Siciliani- diceva Pitrè- pareva che poco rimanesse da raccogliere in Sicilia; ma ecco, dopo quasi 13 anni, un nuovo volume di Fiabe e Leggende popolari inedite”; queste le parole del pilastro, che nel 1914, fu per di più nominato senatore del Regno grazie agli innumerevoli meriti di carattere scientifico.
Nella prima edizione, quella integrale, il libro viene scritto rispettando formule, caratteri ed espressioni tipiche del dialetto popolare, con tanto di testo tradotto a cura di Bianca Lazzaro.
La seconda, sempre curata da detti tipici e traduzione, viene inoltre accompagnata dalle affascinanti illustrazioni realizzate da Fabian Negrin.
Per nulla trascurabile, senzombra di dubbio, è per lappunto la questione del linguaggio, che sembra attirare la principale attenzione del lettore, oltre ala storia del Cola Pesce e degli altri personaggi, protagonisti indiscussi di svariate vicende. Bianca Lazzaro, infatti, esprime massimamente la grande soddisfazione della casa editrice Donzelli, la prima, in assoluto, a proporre ai lettori italiani leggende e favole rispettando i criteri di una perfetta tradizione e scoprendo gli aspetti più nascosti delle espressioni dialettali.