Il rischio c’è, è da mettere in conto. Dagli spalti di San Siro potrebbero piovere fischi per Donnarumma, che mercoledì scenderà in campo contro la Spagna nella semifinale della Final Four di Nations League. Sarà sempre lì, al suo posto, al centro della porta. In questo senso non è cambiato molto, ma in realtà è cambiato tutto.
Donnarumma ha lasciato il Milan, e fin qui non c’è niente di eccezionale. Lo ha fatto però a parametro zero, senza permettere quindi al club giallorosso di guadagnare sulla sua cessione. Una decisione che ha fatto infuriare i tifosi rossoneri. Che non dovrebbero allo stesso tempo dimenticare che Gigio è il portiere che ha portato l’Italia sul tetto d’Europa.
“Mi spiacerebbe se succedesse – ammette Donnarumma –. Al Milan ho sempre dato tutto e spero che questioni del genere siano messe da parte. Ci aspettiamo una partita simile, complicata, e stiamo lavorando per migliorare le situazioni in cui ci siamo trovati più in difficoltà”. Su Kulibaly: “Tutti noi giocatori siamo con lui, contro ogni tipo di discriminazione. Tutto ciò è vergognoso, seguiamo ogni indicazione per combattere il razzismo”
Ancora sul Milan, l’ex portiere rossonero si esprime così: “Sono e sarò sempre tifoso del Milan, sento spesso Pioli, ho salutato Maldini ieri e gli ho fatto i complimenti. Non ci sono problemi, siamo adulti”.
Sulle differenze tra nazionale e Psg: Sono due squadre totalmente diverse. L’Italia è un gruppo splendido dove è bello tornare, che sta bene assieme. Anzi ne sentiamo la mancanza se siamo lontani. Mancini ci ha dato un’identità precisa. Speriamo di continuare a stupire, ci sono tante aspettative ora che siamo campioni. Il Psg è una grande squadra ma, malgrado i grandissimi campioni, c’è umiltà, uno spogliatoio compatto e si vive tranquillamente la situazione. Una squadra che mi aiuta a crescere. Io sto cercando di migliorare, dopo l’Europeo sono diventato più uomo”.