(Adnkronos) – Donetsk e Luhansk, le due ‘repubbliche’ filorusse in territorio ucraino, sono state autoproclamate nel 2014 e da allora sono al centro di un conflitto, mai veramente cessato, che ha già causato almeno 14mila morti. I due territori sono contigui e si trovano a ridosso del confine fra Ucraina e Russia. La Repubblica di Donetsk ha anche uno sbocco sul mare di Azov. Insieme coprono un’area di quasi 17mila chilometri quadrati, dove vivono circa 3,7 milioni di persone. Entrambe le repubbliche fanno parte della regione mineraria ucraina del Donbass.
Le due repubbliche sono nate in seguito alle manifestazioni di militanti filorussi contro il nuovo governo filo occidentale, insediatosi all’inizio del 2014 in Ucraina dopo le proteste popolari del’Euromaidan a Kiev. In aprile miliziani armati si sono impadroniti dei palazzi governativi.
La repubblica di Donetsk è stata proclamata il 7 aprile 2014 e quella di Luhansk il 28. L’11 maggio le due repubbliche sono state confermate da referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale e il governo ucraino. La rivolta separatista ha innescato una guerra sanguinosa con le truppe ucraine. Il protocollo di Minsk del 5 settembre 2014 e il successivo Minsk II del 12 febbraio 2015 hanno instaurato un cessate il fuoco, frequentemente violato, che tuttavia aveva ridotto l’intensità del conflitto fino alla crisi in corso.
L’Ucraina accusa Mosca di aver alimentato la rivolta e di armare i ribelli, nonché di aver dispiegato militari russi nelle due repubbliche. Dal 2019 agli abitanti di questi due territori è stato concesso una via rapida per ottenere il passaporto russo, finora rilasciato a circa 720mila persone.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato al presidente francese Emmanuel Macron ed al cancelliere tedesco Olaf Scholz per informarli della decisione di firmare il decreto sul riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Lo rendo noto il Cremlino.