(Adnkronos) – Il leader di Piattaforma civica Donald Tusk, 66 anni, è il nuovo premier della Polonia. E’ stato in precedenza due volte primo ministro, dal 2007 al 2014 e per due mandati presidente del Consiglio Europeo dal 2014 al 2019. E’ di Danzica, città affacciata sul Baltico. E’ un figlio del popolo: suo padre era un carpentiere, sua madre un’infermiera. Entrambi erano stati schiavi lavoratori durante l’occupazione nazista. Oltretutto, Tusk fa parte di una minoranza etnica: è un casciubo, membro di una comunità che ha una sua lingua, distinta dal polacco, e che discende direttamente dall’antica tribù slava dei Pomerani.
Tusk, che in gioventù è stato un discreto calciatore, ha studiato Storia all’Università di Danzica, dove già negli anni Settanta divenne un leader studentesco anticomunista. Ha iniziato a fare politica in gioventù. Donald Tusk ha aderito in gioventù a Solidarnosc, diventandone uno dei giovani intellettuali più in vista. Nel 1981, dopo l’imposizione della legge marziale in Polonia, fece il pittore di camini, co-fondando una cooperativa, esperienza che gli fece maturare l’adesione al liberalismo classico e sviluppare un’ammirazione per il capitalismo, in particolare per come lo declinavano Margaret Thatcher e Ronald Reagan.
E’ entrato in Parlamento nel 1991, per diventare poi primo ministro nel 2007, gestendo con profitto i fondi Ue e attuando politiche fortemente pro-business e pro-Ue. Nel 2011 ha formato il suo secondo governo, che ebbe vita travagliata: nel 2014 venne eletto presidente del Consiglio Europeo, succedendo al belga Herman van Rompuy. Criticato all’inizio del mandato per il suo inglese incerto, lo ha rapidamente migliorato, prendendo lezioni e arrivando a parlarlo molto bene. Nel 2019, in occasione della presidenza rumena, tenne un discorso a Bucarest interamente in rumeno, a lungo applaudito dagli astanti. Tusk, dopo i due mandati alla testa del Consiglio Europeo, è stato presidente del Partito Popolare Europeo, per ritornare infine in Polonia a sfidare il Pis.