Detto fatto, dunque, come preannunciato, domani ci attende lo sciopero generale nazionale di tutte le categorie di lavoratori – sia privati che pubblici – aderenti (Cobas in primis), a tutte le altre organizzazioni sindacali come il Cub, Sgb, SIcobas,Unicobas, Usb, Usi-Cit, Cobas Sardegna, e Adl Varese).
Premesso l’ovvio no alla guerra e all’economia di guerra visto che, complice l’energia alle stelle, l’aumento delle spese militari e all’invio di armi in Ucraina si stanno tramutando in un salasso per tutti gli italiani, a far sì che domani quasi tutti i servizi saranno a rischio, vediamo le principali motivazioni che per un giorno porteranno al blocco principalmente la sanità, la scuola, le fabbriche, ed i trasporti.
Come hanno avuto più modo di spiegare i sindacati, si tratta di più rivendicazioni, che includono:
Allo sciopero sono legate diverse manifestazioni di piazza, che interesseranno le principali città del Paese, come Roma, Torino, Milano, Padova, Trieste, Genova, La Spezia, Bologna, Firenze, Pisa, Grosseto, Ancona, Terni, Napoli, Bari, Taranto, Catania, Palermo, Cagliari.
Max