Indubbiamente rispetto alla Chiesa questo governo qualche errore lo ha commesso, anche perché, proprio confrontandosi con la Cei, aveva stabilito e prefissato comuni obiettivi… poi non mantenuti.
Ora, senza stare a rimarcare gli odiosi eccessi che hanno umiliato tutti i credenti italiani – Messa interrotta dai carabinieri e multa per tutti – ciò che ha lasciato perplessi è stata l’assoluta assenza rispetto al tema in questione, da parte di molti nostri istitutori, ed ‘alte cariche’, ai tempi sempre in prima fila al fianco del fedeli, ed oggi misteriosamente scomparsi.
Così ci ha pensato Giorgia Meloni a ‘stanarli’, annunciando che ”Domani nell’Aula della Camera si discuteranno gli emendamenti al decreto-legge sul lockdown, che come sappiamo limita pesantemente le libertà e i diritti fondamentali degli italiani. Tra queste libertà c’è quella di culto, che il decreto calpesta impedendo la celebrazione delle messe con i fedeli”.
“Fratelli d’Italia – ha quindi spiegato la sua leader – ha presentato un emendamento dice una cosa molto semplice: le celebrazioni religiose si possono svolgere, nel rispetto delle norme anti-contagio. In tanti, anche nel governo e nella maggioranza, hanno contestato l’ultimo dpcm di Conte e il no alle Messe. Domani vedremo, in Parlamento, chi sarà coerente e voterà insieme a noi l’emendamento di Fdi”.
Domani dunque vedremo…
Max