Domani mattina alle 11, presso la Chiesa di Santa Maria, nel cuore della sua amata Trastevere, Lando Fiorini riceverà lultimo saluto della città. Una Roma da oggi più triste e sola, in balia di quellinvoluzione socio-culturale che Lui per primo aveva sempre combattuto. Perché il cantattore (come amava definirsi, avendo collezionato esperienze anche al cinema ed in tv), era uno di razza, di quelli che, figli della guerra, la vita lhanno affrontata di petto, senza mai abbassare la testa. Lando (Leopoldo allanagrafe), ha infatti lasciato unimpronta indelebile nellorgoglio capitolino, in virtù di una voce e una testa applaudita nei teatri di mezzo mondo col Rugantino (quello originale, con attori del calibro di Fabrizi, Manfredi, ecc.). In oltre 50 anni di premiata attività, Fiorini ha interpretato, e reinterpretato come meglio non si può pretendere, la canzone romana. Da classici come .. ’Barcarolo romano’, ’Ciumachella de Trastevere’, Pupo biondo, fino agli autori più moderni come Califano, De Angelis, o lispirato Fiorentini di Cento campane divenuta poi il suo cavallo di battaglia passando anche attraverso la poesia. Tuttavia è stato il cabaret lamore più grande e Lando, proprio in virtù della sua esperienza, benché giovanissimo, capì che per poter dare il meglio di sé in libertà, contando sulle proprie forze, necessitava di un suo spazio espressivo. Nacque così il Puff (sullonda di quelle allora avveniristiche sedute da salotto, poi scimmiottate con successo anche dal Fracchia in bianco e nero), allinterno di una buia ed umida cantina di via dei Salumi, a Trastevere. Come tutti sanno poi la tigna di Lando ha avuto ragione sugli scettici ed i menagramo dellepoca, trasferendosi qualche anno dopo nella più agevole ed elegante sede di via Zanazzo dove, con il tempo (complice un vero e proprio tecnologico teatro, ed un eccellente ristorante), si è imposto come prezioso punto di riferimento del cabaret capitolino. Tanto per idea di cosa stiamo parlando, basti pensare che negli anni il Puff tanto per citarne alcuni – ha tenuto a battesimo artisti del calibro di Enrico Montesano, Gianfranco DAngelo, Lino Banfi, Pino Caruso, Leo Gullotta, Toni Ucci, Michele Guardì, Olimpia Di Nardo, Giusy Valeri, e molti altri. Inossidabile anche lamore che lartista nutriva nei confronti della squadra giallorossa, per la quale ha cantato linno, e che (così come decine di rappresentanti della politica, della cultura e dello spettacolo), ha voluto a sua volta omaggiarlo pubblicamente dedicandogli un tweet: “Er tifoso romanista dei tifosi è sempre er più. Ciao Lando”. Fiorini avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 27 gennaio, lascia la dolcissima moglie Anna, gli amati figli Francesco e Carola, e gli adorati nipoti.
M.