Il 2020 si è chiuso con una riduzione delle quantità e del valore delle merci scambiate in import (-17,50%) e in export (-12,12%). Tuttavia si è registrato un netto aumento del numero di dichiarazioni doganali rispetto al 2019 (+84,09% in import e +0,26% in export). E’ quanto emerge dal ‘Libro Blu 2020’ presentato oggi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “Tali risultati sono stati influenzati dall’emergenza pandemica, che ha comportato l’aumento degli acquisti di materiale sanitario utile al contrasto del Covid-19, e dall’aumento dei flussi scambiati tramite canali e-commerce, veicolati soprattutto per corriere aereo”, si legge nel documento.
Nel 2020 nonostante la situazione di emergenza dovuta al Covid 19 il rapporto tra il valore dell’export e quello dell’import è stato comunque maggiore di 1, precisa Adm, e ciò ha determinato un saldo positivo per la bilancia commerciale.
Nel dettaglio, illustra l’Agenzia nel suo ‘Libro Blu 2020’, le principali categorie di beni scambiati con i Paesi extra Ue hanno riguardato lo scorso anno per l’import Combustibili e oli minerali per il 16,39%, Perle, metalli e pietre preziose per l’8,78%, Macchine, apparecchi e congegni meccanici per l’8,77%, Macchine, apparecchi e materiale elettrico per il 7,82% e Automobili, trattori, e altri veicoli terrestri per il 4,37%. Mentre per quanto riguarda l’export, prosegue Adm, i beni hanno riguardato Macchine, apparecchi e congegni meccanici per il 21,08%, Prodotti farmaceutici per il 6,47%, Macchine, apparecchi e materiale elettrico per il 5,60%, Automobili, trattori, e altri veicoli terrestri per il 5,43% e Perle, metalli e pietre preziose per il 5,17%.