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“Dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi”

“Torno sullo ius scholae: perché io dico che bisogna andare avanti? Non perché sono un pericoloso lassista che vuole aprire le frontiere a cani e porci, ma perché la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi”. Sono le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento al Meeting di Rimini.

aggiornamento ore 5.12

Un tema, questo, che sta facendo decisamente discutere a livello politico e non solo. “Bisogna guardare la realtà per quella che è. Io insisto sulla formazione, sull’identità e sulla cultura perché se accetti di essere europeo nella sostanza sei italiano e europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché dentro di te vivi quei valori, perché dentro di te hai quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, La Paz o Dakar è la stessa identica cosa”, ha dettp  il numero uno della Farnesina.

“Io preferisco quello che ha i genitori stranieri e canta l’inno di Mameli all’italiano da sette generazioni che non lo canta”, ha ricordato Tajani.

Aggiornamento ore 9.41

Prima di affrontare il tema, il vicepremier in un passaggio molto applaudito del suo intervento aveva ironizzato: “Non voglio parlare degli africani che poi possono diventare cittadini italiani perché poi qualcuno si arrabbia. Mi riferivo allo ius scholae, ma non c’è niente di straordinario”.

Aggiornamento ore 12.31