“Con l’approvazione da parte della Camera del decreto Sostegni bis si introduce un meccanismo di compensazione a favore delle aziende appaltatrici di opere pubbliche, al fine di assicurare il giusto equilibrio contrattuale ed evitare ritardi di consegna dovuti al caro prezzi materie prime. Riconosciamo al Governo il merito di aver ascoltato il grido d’allarme del comparto industriale delle costruzioni, di fronte a una situazione davvero insostenibile che ha visto il legno da costruzione subire aumenti anche oltre il 200% rispetto a settembre 2020”. A dichiararlo è il presidente di Assolegno di FederlegnoArredo, Angelo Luigi Marchetti, recentemente più volte intervenuto sul tema caro materie prime.
“La nostra associazione – spiega Marchetti – insieme ad altre del comparto edile ha apprezzato il dialogo costruttivo avviato con le istituzioni per individuare una soluzione che eviti un duro contraccolpo non solo al nostro settore, ma ancor di più alla ripresa economica dell’intero Paese. Sino ad oggi le soluzioni disponibili per le imprese erano due: l’assunzione di idonee iniziative tese al riequilibrio dell’appalto o richiedere la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta. Finalmente si intravede una possibile soluzione attraverso il decreto ministeriale che rileverà le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8%, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021 modificando di fatto la struttura dell’attuale codice degli appalti”.
“Fatta questa premessa però – avverte Marchetti – non possiamo esimerci dal far presente al governo che il lavoro non è finito. Cercheremo di muoverci affinché sia aperto un tavolo con lo stesso ministero proprio perché il decreto che regolerà un monitoraggio degli indici di prezzo sarà un elemento strategico per tutta la nostra filiera ed è quantomai necessario che Assolegno sia coinvolta e presente al tavolo, mettendo a disposizione delle istituzioni tutti gli strumenti che ha sviluppato nell’analisi del caro materiali e del suo andamento”.