“Le grandi aziende non hanno avuto sostegni significativi in questi mesi, sono state un po’ lasciate sole. E oggi per alcuni settori come abbigliamento e calzature c’è un tema di liquidità. Noi non stiamo chiedendo però soldi allo Stato ma solo di spostare il pagamento della tesse di qualche mese, al 16 novembre, sempre all’interno dell’anno fiscale, ma in modo tale che la liquidità in questi mesi serva a rilanciare i consumi, le promozioni, a riattivare questi punti vendita nei centri commerciali che hanno appena riaperto a pieno regime e dare ossigeno a tutto il sistema nel suo complesso”. E’ la richiesta in tema di sostegni che, intervistato da Adnkronos/Labitalia, arriva da Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione, l’associazione di categoria della distribuzione moderna.
Federdistribuzione registra consumi generali in flessione nel 2020 sul 2019 del -10,9%, mentre per il primo trimestre c’è una flessione del -5%.”Abbiamo chiesto anche un aiuto sugli affitti commerciali -prosegue Frausin- per tutte quelle imprese che hanno perso fatturati in modo significativo. Anche qui chiediamo sostanzialmente di avere un appoggio aiutando i locatori con uno sgravio fiscale, dando così alle nostre aziende un aiuto con la riduzione degli affitti, visto che per 140 giorni circa sono stati sostanzialmente chiusi. Chiediamo che questi locatori abbiano magari quindi dei crediti fiscali”, sottolinea Frausin.
Nel dettaglio, Federdistribuzione chiede il “rinvio dei versamenti fiscali, contributivi e assistenziali per le imprese, a prescindere dalle dimensioni, che operano in settori ancora limitati a causa dell’emergenza sanitaria. Sospensione dei versamenti di giugno, luglio e agosto, da saldare in seguito, in un’unica soluzione, a novembre 2021 o in otto rate”.
E sugli affitti nel concreto Federdistribuzione chiede di “garantire agevolazioni sugli affitti commerciali per tutte le tipologie di imprese, a prescindere da dimensioni e volumi di fatturato. Potenziali strumenti normativi: o proroga al primo semestre 2021 del bonus affitti contenuto nel dl Rilancio; o riduzione del canone a favore del locatario concedendo un credito di imposta per il locatore; o cedolare secca sui redditi delle locazioni in caso di riduzione dei canoni d’affitto”.
E poi per Frausin è necessario semplificare. “Abbiamo chiesto anche di incentivare le manifestazioni a premio, un modo per fare ripartire i consumi, serve ottimismo e le promozioni possono essere un meccanismo che può essere colto in modo positivo dalle famiglie italiane”, spiega.
Nel dettaglio, al proposito, Federdistribuzione chiede “la sospensione temporanea delle regole fiscali sulle manifestazioni a premio al fine di favorire i consumatori e dunque incentivare i consumi o di avviare la semplificazione strutturale delle operazioni promozionali che prevedono erogazioni liberali a Stato ed Enti pubblici, permettendo alle imprese di sostenere, senza oneri, donazioni e contributi a favore di ospedali, scuole, etc”. “Chiediamo quindi semplicemente -conclude Frausin- dei piccoli passaggi, non dei grandi investimenti, che possono aiutare a ritrovare ottimismo, voglia di spendere, specie adesso che i centri commerciali sono sempre aperti”, continua Frausin.
E per Frausin “sul tema dei licenziamenti il nostro settore è esposto a fine ottobre, non ci tocca direttamente ora. Ma noi crediamo che se si fanno le cose giuste, se il piano di vaccinazioni funziona come previsto, credo che lo sblocco sul nostro settore, quello della distribuzione moderna, possa avere effetti quasi irrilevanti. Per questo stiamo chiedendo al governo di darci liquidità e alcuni interventi che ci consentano di fare ripartire la macchina. Perchè se la macchina riparte il tema dei licenziamenti diventa irrilevante, se la macchina non riparte è evidente che ci troveremo in un novembre disastroso”, continua.
“Non sto dicendo -sottolinea Frausin- che lo sblocco dei licenziamenti sia una misura positiva ma d’altra parte se c’è la ripartenza gli effetti potrebbero essere molto limitati. Se invece la situazione di crisi dei consumi continuerà a perdurare, allora gli impatti saranno grandi. Ma penso positivo perchè il piano di vaccinazione del governo sta procedendo a un ritmo eccellente”, continua.
Secondo Frausin “serve una spinta a riprendere i consumi. Per fortuna il primo week end di riapertura dei centri commerciali ha dato segnali positivi, c’è stato un incremento di persone presenti. Ed è positivo, perchè ricordiamo che la nostra è un’economia circolare, se non ripartono i consumi non riparte il Paese. Il sistema industriale se non ha i consumi che ripartono, e che passano da noi, difficilmente potrà riprendere ad andare bene. Ma io francamente credo che il governo stia lavorando nella giusta direzione”.
“E sta ripartendo il turismo -continua Frausin- che è un settore per noi fondamentale per la ripresa dei consumi. Noi sul turismo in questi mesi ci giochiamo l’anno, abbiamo di fronte 4-5 mesi dai quali dipendono i dati dell’anno. Per questo è necessario essere più rapidi possibili sui vaccini”, aggiunge.
E sul tema dei vaccini per i lavoratori della distribuzione moderna Frausin spiega: “Io non sono stato mai stato per le corsie preferenziali sui vaccini. E’ naturale però, le aziende che avevano visto il piano vaccinale a inizio anno andare a rilento erano preoccupate e si sono organizzate per la vaccinazione in azienda. Oggi il tema non è più una priorità. Ma visto che come si dice in questi giorni tutto l’impegno sulla vaccinazione non finirà in tempi brevi, allora tutte le aziende del nostro settore che hanno preparato le strutture possono tornare utili in una fase 2, 3 e 4 che mi auguro non ci sia”, conclude.