Ancora una volta il governo ‘dei ritardi’ mostra il suo lato peggiore e, proprio quando dovrebbe darsi da fare per attuare ciò che ha deciso, puntualmente arriva sempre a doverlo fare sul filo del rasoio tanto è che, il tanto discusso dl scuola è seriamente a rischio.
Questo perché, come previsto, prima della dichiarazione di voto, sono previsti gli interventi dei deputati. Ora, in questo caso, tra ‘forzisti’ e leghisti’ dovranno ‘esprimersi’ in 172. Ora, premesso che il decreto scadrà domenica, c’è da considerare che ciascuno ha 10 minuti di tempo a disposizione, e che – come prevedono le attuali norme sanitarie di sicurezza – ogni 3 ore di attività debbono seguire altre 3 di ‘stop’ dovute ai tempi necessari per la sanificazione dell’Aula, dunque, ‘cronometro’ alla mano, ecco che le speranze di arrivare al voto in tempi utili è quasi impossibile. Anche perché, dopo il voto, segue la firma del Presidente e, finalmente poi, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che ne sancisce l’operatività.
Dal canto suo, onde evitare il fronte compatto dei due terzi dell’opposizione, la maggioranza ha ricorso addirittura alla seduta notturna, seguita alla fiducia acquisita proprio ieri sera dal governo, con 305 voti favorevoli e 221 voti contrari. Di qui l’idea di andare ad oltranza, visto che con l’approvazione del Senato, tecnicamente il dl scadrà per l’appunto domenica.
Dunque, come abbiamo visto, seguire l’iter previsto rende fortemente a rischio l’approvazione del dl scuola tuttavia, qualora sia Fi e che la Lega decidessero di accordarsi, limitando gli interventi, allora sarebbe molto più semplice.
Vedremo in queste ore se la maggioranza deciderà o meno di scendere a patti con ‘opposizione per ‘liberare’ il dl…
Max