La bozza finale del decreto legge Genova arriva in via ufficiale a porta con sé la notizia che il Governo stanzierà altri 20 milioni di risorse, trasferite poi alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato. “La contabilità speciale intestata al Commissario delegato per lemergenza”, che in base allordinanza del 20 agosto disponeva di 33,5 milioni, “è integrata di 9 milioni di euro per lanno 2018 e 11 milioni di euro per lanno 2019”, si legge nel testo. Le risorse sono coperte con luso del Fondo per le emergenze nazionali.
Secondo quanto si legge nel decreto, inoltre, se Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione del ponte, sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. “Per assicurare il celere avvio delle attività del Commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario, a garanzia dellimmediata attivazione del meccanismo di anticipazione, è autorizzata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2019”.
Un tetto complessivo di 5 milioni di euro per il 2018 per gli aiuti a favore delle imprese danneggiate dal crollo del ponte Moranti. E indicato nella bozza finale del decreto Genova. Nel testo del provvedimento è confermato che alle imprese danneggiate, nonché ai professionisti, artigiani e commercianti con sede o unità locale nella zona del crollo “è riconosciuta a domanda una somma fino al 100%” del decremento del fatturato “e nel limite massimo di 200 mila euro”. La novità è al comma 2 dellarticolo 4: “I criteri e le modalità per lerogazione delle somme, nel limite complessivo di 5 milioni di euro per lanno 2018, sono stabiliti dal Commissario delegato, che provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale per lemergenza”.
Il decreto è stato bollinato nella giornata di ieri dalla Ragioneria generale dello Stato e trasmesso al Quirinale. Non compaiono più nella bozza del dl Genova i fondi per il Terzo Valico dei Giovi. Nella bozza finale, non cè il comma 3 dellarticolo 16, che prevedeva di assegnare al sesto lotto del Terzo Valico 791 milioni di euro ad integrazione del finanziamento già disponibile. In una precedente bozza su questo comma era indicata la contrarietà del Ministero delle infrastrutture e trasporti. Interviene subito il viceministro alla Infrastrutture e ai trasporti Rixi che precisa: “I 762 milioni di euro per il sesto lotto del Terzo Valico “sono stati già individuati e verranno ripristinati” intervenuto a Effetto Giorno su Radio 24. Rixi precisa che un inserimento iniziale nel decreto “era un tentativo di chiudere completamente il finanziamento dellopera; non è stato incluso per una questione che ha a che fare con la decretazione durgenza, che deve prevedere costi che riguardino attività che sono immediatamente cantierabili”. “Mi aspetto alla fine di ottobre lanalisi costi benefici, da dove a mio avviso emergerà il fatto che unopera completata per il 40 per cento e in una situazione come quella genovese abbia una valenza economica particolarmente rilevante”.
“Restano tutti i dubbi sul famoso articolo 1, ovvero chi costruisce il ponte, le dotazioni del commissario straordinario, linterlocutore che questo dovrà avere”. Il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, commenta così il testo del Decreto Genova ai microfoni del Tg3 Liguria. “Resto dellidea che sia un impianto che si presta non solamente a una grande confusione di ricorsi giudiziari – dice – ma anche che non predilige la velocità di realizzazione”. ai microfoni di Radio Capital. “Mi sembra che il decreto venga fatto per escludere gli enti locali”, continua Toti. “Mi dà limpressione che il governo voglia gestire la situazione a Roma e non in Liguria. Ma va bene tutto, siamo laici, basta che si raggiungeranno i risultati”.
Il decreto è in calendario alla Camera per la discussione generale lunedì 22 ottobre, secondo quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo nel pomeriggio. Il decreto per la ricostruzione del Ponte Morandi e gli altri interventi “ove presentato alla Camera” – questa la formula ufficiale – non é stato trasmesso e incardinato a Montecitorio. Da martedì 23 è previsto il voto sul provvedimento
LEuropa seguirà gli sviluppi anche sullappalto. “Seguiremo gli sviluppi inclusa lassegnazione del contratto” di ricostruzione del ponte. Così una portavoce della Commissione Ue allANSA. “Per il momento non ci sono incontri previsti specificatamente per discutere la ricostruzione” ma “siamo sempre in contatto con le autorità italiane e restiamo pienamente disponibili a lavorare con loro per assicurare una ricostruzione puntuale”.