Fra le tante, conflitto in Ucraina in testa, che impegnano il governo in mille direzioni, il Dl Elezioni, rispetto al quale – anche a livello mediatico – si sta parlando veramente poco.
Dl Elezioni, Paragone: “In Senato è andata in scena una grande commedia all’italiana, e fingono di essere dispiaciuti”
Un argomento invece importante, soprattutto per le cosiddette ‘formazioni minori’, tanto è che oggi Gianluigi Paragone, leader di ItalExit, ha sentito il bisogno di affidare alla sua pagina Fb un duro e legittimo sfogo: “In Senato è andata in scena una grande commedia all’italiana. Ora fingono di essere dispiaciuti, ma intanto hanno votato il decreto che contiene l’emendamento della vergogna. Quello che consente ai piccoli partiti legati alla maggioranza di non raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni e che invece obbliga a farlo, guarda caso, noi di ItalExit“.
Dl Elezioni, Paragone: “Questo emendamento rappresenti una porcheria troppo palese, Mattarella non ha niente da dire?”
Come spiega ancora il senatore lombardo, “Solo a noi dunque è riservato un trattamento speciale, ma i trattamenti speciali non si sposano bene con il concetto di democrazia. Draghi e i suoi hanno paura del confronto democratico, forse perché durante la pandemia si sono abituati all’assenza di dibattito, alla narrazione a senso unico, alla riduzione al silenzio di chiunque osasse dissentire”. Inoltre, aggiunge poi il leader di Italiexit, “E che questo emendamento rappresenti una porcheria troppo palese lo dimostra anche il fatto che alcuni colleghi, che ringraziamo per i loro interventi, hanno sentito il dovere di schierarsi in Senato a difesa non di ItalExit, ma di un principio di equità democratica che dovrebbe stare a cuore a tutti. A fronte di tutto ciò – domanda e si domanda infine Paragone – il Presidente Mattarella non ha niente da dire?“.
Max