(Adnkronos) – “L’incontro ha prodotto alcune prime risposte che vanno nella direzione di alcune nostre richieste. Ora dovremmo
vedere concretamente i contenuti del decreto che il governo ha detto che sarà pronto entro la prossima settimana”. Così al termine dell’incontro con il premier Mario Draghi, il leader Cgil, Maurizio Landini sintetizza il giudizio del sindacato sui prossimi interventi di aiuto alle famiglie.
“Consideriamo importante – sottolinea – il fatto che il governo si sia impegnato ad erogare i 200 euro di luglio anche a quei lavoratori precari e stagionali che erano stati esclusi: questa era una nostra prima richiesta ed era un punto importante”.
Il provvedimento allo studio del governo per alleggerire la pressione su lavoratori e pensionati prevede al momento “un intervento che aumenti la parte decontribuitva, che faccia cioè pagare meno contributi sociali ai lavoratori aumentando dunque il netto in busta paga, con un provvedimento che andrebbe da luglio a dicembre quindi non una tantum ma un intervento strutturale”, riferisce ancora Landini. “E’ chiaro che bisognerà valutare l’entità di questo provvedimento ma sicuramente è una delle cose che avevamo chiesto”.
“Per quel che ci riguarda la valutazione è positiva – conferma il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri – il governo si è impegnato con noi a fare interventi strutturali sulla decontribuzione per aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti e ad anticipare la rivalutazione delle pensioni previste per gennaio. Era quello che avevamo chiesto: stop ai bonus e interventi strutturali”.
“Abbiamo apprezzato l’incontro con il governo e il premier Draghi che nonostante la crisi ha mantenuto l’impegno assunto con i sindacati il 12 luglio scorso. Il governo ci ha comunicato la disponibilità di mettere in campo nei prossimi giorni un decreto ‘aiuti bis’ che avrà una dotazione finanziaria di 14,3 mld per prorogare alcune misure adottate con i decreti precedenti e sostenere così il potere di acquisto di stipendi salari e pensioni”.
Al centro del piano del governo ci sarebbero anche una serie di interventi per sostenere gli enti pubblici, il settore sanitario, i comuni e le città metropolitane oltre a interventi di rivalutazione sulle pensioni, ma nella seconda parte dell’anno, insieme a un possibile intervento sui contributi sociali. I pesi però sarebbero ancora da definire sul complesso dei vari interventi. Un filone limitato di provvedimenti dunque perché, come spiegato da Draghi ai sindacati, non si vorrebbero ‘aumentare troppo il numero degli interventi per concentrarsi su filoni importanti e con cifre non banali’.