E’ passato ormai quasi un mese dalla mancata partecipazione di Novak Djokovic agli Australian Open perché non vaccinato. Nel frattempo l’Australia ha abbandonato le restrizioni per le persone non immunizzate che arrivano nel paese e il tennista numero uno al mondo è tonato a giocare a Dubai battendo l’italiano Lorenzo Musetti.
Le polemiche sulle dichiarazioni di Djokovic (“non sono no vax ma preferisco non vaccinarmi”), non si placano. E anche in Italia sono state amplificate dalla possibile partecipazione del tennista agli Internazionali di Roma. Sulla questione Giovanni Malagò, numero uno del Coni, è stato perentorio: “Se è giusto che Djokovic partecipi agli Internazionali di tennis a Roma? Assolutamente no. Perché ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, che mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, è il messaggio che è sbagliatissimo”.
Malagò ha poi detto di “ricevere ogni giorno mail di mamme e papà imbufaliti per il fatto che i loro figli non possono fare sport per le regole sul green pass. Spiegatemi come facciamo a dire a queste persone che c’è una legge dello Stato che impedisce di fare sport ai loro figli e invece autorizza chi viene dall’estero”.
Dichiarazioni in contrasto con quanto detto dalla sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali pochi giorni fa: “Per lui come per tutte le persone che sono in Italia valgono le normative che sono in vigore nel nostro Paese. Chiunque voglia giocare a tennis individualmente può farlo”, ha detto Vezzali.