(Adnkronos) –
“Ho deciso per ora di non vaccinarmi. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito”. Novak Djokovic ribadisce la volontà di non ricevere il vaccino covid e spiega i motivi alla base della decisione che, tra l’altro, gli è costata l’espulsione dall’Australia e la mancata partecipazione all’Australian Open. Il nome del serbo ora è d’attualità in relazione agli Internazionali d’Italia in programma a Roma a maggio: Djokovic, a quanto pare, potrà partecipare pur non essendo vaccinato.
“Non mi aspettavo quello che è successo in Australia e sarà difficile per me da dimenticare. Ma voglio tornare in futuro a giocare di nuovo alla Rod Laver Arena. Ricorderò sempre tutte le cose belle vissute a Melbourne, dove ho passato bei momenti professionali e personali. Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo legame con l’Australia”, dice il 34enne di Belgrado in un’intervista a Rts, la tv di stato serba.
“Non è stato facile guardare la finale dell’Australian Open, non volevo ma ho dovuto farlo perché mia moglie e mio figlio la stavano guardando. Non ho tifato né per Medvedev né per Nadal. Non mi importava chi sarebbe stato il vincitore, tanto io avrei perso comunque…”, aggiunge.
“Mi chiamano Novax? Nel corso della mia carriera mi sono abituato ad essere chiamato anche in modi peggiori. Ci persone a cui non piaccio e persone che mi sostengono. E’ sempre stato così. Ho deciso per ora di non vaccinarmi. Come atleta d’élite, controllo tutto quello che entra nel mio corpo. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito. Sono solo prudente prima di prendere qualsiasi decisione e pronto ad affrontarne le conseguenze. In futuro? Ho la mente aperta e non escludo nulla, nella vita tutto è possibile. Vedremo come si svilupperà la situazione”, conclude.