Ovviamente, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo dove, a causa delle evidenti difficoltà economiche, si teme un crescendo della tensione sociale, anche il più piccolo ‘segnale di anomalia’ non è certo da trascurare.
Dunque, già aveva in parte ‘preoccupato’ la lettera recapitata al sindaco (Pd) di Ferrara, Alan Fabbri, a firma ‘Le Nuove Brigate Rosse’. Una missiva che oggi ha raggiunto anche quello di Rimini, Andrea Gnassi (anch’egli Pd), destinatario della stessa.
“Questa mattina le autorità competenti – ha denunciato l’Ufficio stampa del Pd – hanno acquisito una lettera recapitata via posta presso la sede nazionale del Partito Democratico firmata ‘Le Nuove Brigate Rosse”’.
Da canto suo Gnassi ha riferito di una lettera dove “si lanciano folli accuse e ancora più folli promesse di atti violenti verso le nostre comunità. Ho segnalato il fatto all’autorità competente ma il clima è brutto, molto brutto, e confuso. Serve un eccezionale senso di responsabilità in ogni componente della società italiana: Governo e istituzioni garantendo ossigeno alle imprese in difficoltà e sostenendo in ogni modo gli sforzi della sanità, Comuni e territori spalancando ancora di più le loro porte a chi ne ha bisogno, cittadini con i loro comportamenti rispetti della sicurezza”. Dunque, conclude il sindaco di Rimini, “Solo tutti assieme possiamo evitare di finire nel baratro, paradossalmente nello stesso momento in cui quella del vaccino diventa una realtà concreta e non una semplice speranza”.
Ma a quanto pare anche il primo cittadino di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, avrebbe ricevuto la stessa lettera di minacce ricevuta dagli altri due sindaci, firmata ‘Le Nuove Brigate rosse’. Un fatto singolare che per modalità e contenuti, poco lasciano supporre possa trattarsi di qualcosa di realmente ‘serio’. Tuttavia, ricordando la folle azione solitaria di Macerata, nessuno può assumersi la responsabilità di minimizzare. Proprio perché a volte basta la follia di una sola persona per dare vita a delle tragedie.
Max