Il decreto sicurezza e immigrazione emanato dal ministro dell Interno Matteo Salvini rischia di rompere il Movimento a 5 stelle anche alla Camera. Venti delegati del M5S dissidenti hanno inviato una email al capo del gruppo pentastellato, Francesco DUva, per chiedere la possibilità di apportare modifiche al testo del dl licenziato dal Senato il 7 novembre.
La lettera, secondo una fonte, è stata firmata da 19 parlamentari, per lo più alla prima legislatura. “Nelle-mail – spiega un deputato ad Adnkronos – viene chiesto di presentare degli emendamenti alla sicurezza dl” ma soprattutto “di aprire una discussione interna”. Una richiesta di attenzione e considerazione da parte del consiglio, quella che viene dai 19 eurodeputati.
Alla Camera – dove sono in corso le audizioni, nella Commissione affari costituzionali, sul decreto sicurezza – vi è quindi il rischio di aprire un nuovo fronte dopo le tensioni al Senato che hanno visto 5 rappresentanti M5S (Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero), che ha rifiutato di partecipare al voto di fiducia nel governo sulla disposizione e per questo motivo sono finiti sotto la lente dingrandimento del consiglio di probiviri.
Il decreto è una priorità per il governo e in particolare per il ministro dellInterno Salvini. Anche per questo motivo, il testo è considerato chiuso. Non ci sarebbe tempo per rimandarlo a Palazzo Madama, in caso di modifiche. E la questione della fiducia è considerata quasi ovvia.
In questo clima, il testo oggetto della critica dei dissidenti del Movimento 5 stelle arriverà in aula il 23 novembre. Oggi Salvini ha piazzato un aut aut: o sarà approvato entro il 3 dicembre o salterà tutto. Il governo potrebbe chiedere la fiducia, come ha già fatto in Senato. Ma Di Maio ha già confermato la sua lealtà verso lalleato ed è convinto di riuscire a contenere la protesta.