Come era prevedibile fosse (premessi già i precedenti), coll’avvento dell’epidemia da Covid-19 e la conseguente crisi economica, la disoccupazione ha registrato un incremento pauroso.
E’ stata l’Ocse oggi a ricordarcelo, segnalando che nell’area di sua competenza ad aprile sono stati censiti qualcosa come 55 milioni (55.000.000) di disoccupati, ben 18,4 milioni in più rispetto a marzo. Il che sta a significare un tasso pari al’8,4%, con gli Stati Uniti che, da marzo ad aprile, hanno registrato un incremento di 15,9 mln di unità. Numeri pazzeschi che fanno davvero paura, perché negli usa per trovare un simile contesto bisogna tornare addirittura al 1948, per rileggere un tasso di disoccupazione oggi schizzato al 14,7%.
Tanto per dare un’idea, in Europa ( e lo viviamo malissimo), ad aprile il tasso di disoccupazione è salito al 7,3%.
Nello specifico, per quel che riguarda l’Italia, dove il trend ad aprile si è mostrato invece in discesa (ma non dimentichiamo che i licenziamenti sono bloccati e vige la Cig), attestandosi al 6,3%, denunciando però il forte aumento di persone inattive, pur essendo annoverato in un’età lavorativa (15-64 anni).
Sempre ad aprile, a pagare di più sono state le donne, ed i giovani, per i quali il tasso di disoccupazione è salito di ben 5,5 punti toccando il 17,6%.
Più in generale, senza entrare in merito alle fasce ‘generazionali’, la disoccupazione femminile è cresciuta di 3,3 punti arrivando a toccare il 9,1% mentre, quella maschile, cresciuta di 2,6 punti, rivela un tasso pari al 7,9%.
Max