“Questa versione è dedicata a tutti gli eroici medici ed infermieri che sono stati e che sono ancora in prima linea nella lotta al Covid19. Spero di vedervi presto dal vivo con la mia band appena sarà possibile. Un grande abbraccio virtuale”.
Un ritorno graditissimo quello di Gazebo (alias Paul Mazzolini, nato. a Beirut nel 1960, ma romano d’adozione), con la sua bellissima ‘I Like Chopin’ (oltre 12 milioni di copie vendute in tutto il mondo), un suo cavallo di battaglia (Coronaversion), oggi ‘riletto’ al 2020 e disponibile sulle piattaforme e negli store digitali.
C’è anche il video, realizzato in pieno lockdown, con la band: Davide Pistoni (Piano & Backing Vox), Cristiano Micalizzi (Drums), Eugenio Valente (Synths & Backing Vox), Giacomo Anselmi (Guitar), Lucy Campeti (Backing Vox), Alessandro Sanna (Bass) e, ovviamente, GAZEBO (Vox e Synths), che suona all’interno dei monitor televisivi che erano in uso negli anni ’80.
E’ già nelle radio e in digitale ‘Povero Dio’, della bravissima e pluripremiata cantautrice Mariella Nava (su etichetta Suoni dall’Italia).
Come racconta l’artista tarantina, classe 1960, di questo nuovo singolo: “Povero Dio è una canzone che ha dovuto attendere il suo tempo per venire alla luce. Risultava difficile trovare spazio con quella parola, tanto forte da essere ingombrante. Dio, è una parola che torna, ma che mette sempre un po’ soggezione. È scomoda. Ci mette a nudo. E quante volte è stata usata a sproposito, travisandone completamente il senso. C’è un comandamento che dice di non nominarlo invano eppure sembra essere più lì, nei posti e nelle rappresentazioni sbagliate, che nelle preghiere. Dio. Allah. Buddha. Mettici il concetto che vuoi. La natura. Sono traduzioni, letture diverse, ma dentro c’è l’Universo, ci siamo noi, così come siamo e soprattutto come siamo diventati. Dio. Una parola che suona stonata come le campane in un tempo frenetico che non riusciva a dare più tempo a nessuno. E allora è giusto che nello stop generale, abbia trovato il suo posto. Tuona nel silenzio quella parola che intimamente, mai come in questo periodo, l’abbiamo sentita rimbombare nell’immagine di una piazza deserta, o posarsi sulle labbra, tra i denti, negli occhi, su un muro, in un pensiero, in una richiesta di aiuto, in una forza da trovare, in un perché a cui dare risposte, quando le risposte sono diventate rare, difficili e addirittura inesistenti. E diventa più grande adesso che ci dobbiamo rialzare più poveri. Nella paura, nel vuoto dell’incertezza, in una carezza che arriva da dentro, nel caldo di una speranza…’ Dio, che per me è quello Cristiano, ma che per qualcun altro è qualsiasi appiglio per farcela, per ritrovarsi, è quell’energia nuova da prendere, quella Fiducia intima necessaria per non sentirci soli e più miseri”.
Gianna Nannini ha reinterpretato ‘La Donna cannone’, una delle canzoni di Francesco De Gregori più amate di sempre dal pubblico italiano, pubblicata nel 1983. La famosa canzone, in questa versione inedita, è caratterizzata da sfumature rock e blues. Nel corso della sua lunga e fontana carriera, Gianna ha conquistato generazioni di fan con il suo marchio di fabbrica che unisce dolcezza melodica e trascinante energia, ed è considerata il volto femminile del rock per eccellenza! A causa del perdurare dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia di Covid-19, il live speciale di Gianna Nannini previsto il 30 maggio 2020 allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, è stato posticipato al 29 maggio 2021.
“Insieme è un inno alla felicità, alla speranza contro la paura di vivere. È un inno alla vita stessa e a quello che dovrebbe essere il suo motore sempre: è un inno all’Amore. A quel sentimento assoluto che cerco di cantare in ogni mia canzone. Quel sentimento che ci unisce e ci fa sentire una comunità. Perché “la vita non è fatta per vivere da soli, la vita è fatta per amare… altro che cantare canzoni, qui c’è bisogno di grandi Amori… insieme”.
Eccolo Francesco Renga, con ‘Insieme grandi amori’ (Sony Music Italy), il suo nuovo disponibile su tutte le piattaforme digitali. Scritto dallo stesso Francesco insieme a Daniele Coro e Diego Mancino e prodotto da Dario Faini e Daniele Coro, questo brano è un inno alla vita e rappresenta la voglia di tornare alla normalità, di ripartire, e di ritrovare i “grandi amori” appunto, senza dimenticare i valori di comunità e di solidarietà che hanno contraddistinto questo ultimo periodo.
Max