In tema di occupazione cè davvero poco di che rallegrarsi osservando i dati fotografati dal Ministero del Lavoro relative alle Comunicazioni obbligatorie tra aprile-giugno. Nel secondo trimestre dellanno infatti, il volume complessivo dei contratti di lavoro avviati sono scesi addirittura del 12,1%. La cosa che preoccupa maggiormente, è che a farne le spese, rispetto al 2015, sono stati soprattutto i contratti a tempo indeterminato, ridimensionatisi di circa 163 mila unità, il 29,4% in meno. In caduta libera anche le attivazioni di contratti di Collaborazione, -25,4%. Per non parlare poi dei licenziamenti: +7,4% sul secondo trimestre 2016. Ma entriamo nello specifico. Nel periodo sono state 2.454.757 le attivazioni e 1.848.138 i lavoratori interessati dalle nuove assunzioni, l8,9% in meno rispetto al II Trimestre dellanno precedente. Per quanto riguarda le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato nel trimestre sono state pari a 84.334, di cui 62.705 da tempo determinato e 21.629 da apprendistato. Scendono anche gli avviamenti a tempo determinato dell’8,7% in misura maggiore per le donne (-15,2%) meno per gli uomini (-2,4%). In aumento invece del 26,2% gli avviamenti in apprendistato, “segno dei recenti interventi volti a rafforzare tale strumento di ingresso nel mercato del lavoro, in particolare Garanzia Giovani”. Le cessazioni di contratti sono state 2,19 milioni. La maggioranza delle cessazioni sono dovute al termine del contratto a tempo determinato (1,43 milioni). Tra le altre cessazioni sono aumentate quelle promosse dal datore di lavoro (+8,1%) mentre si sono ridotte quelle chieste dal lavoratore (-24,9%). Certo, siamo proprio messi bene
M.