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Disabilità Roma – La De Gregorio e la Novi (Azione): “Nel VII Municipio ci sono famiglie e bambini senza alcuna assistenza”

Cosa sta accadendo nei centri estivi municipali di Roma Capitale? Perché i bimbi con disabilità non ricevono le ore necessarie di assistenza con operatore dedicato e le famiglie vengono informate di un orario diventato a sorpresa part-time solo il giorno prima che la scuola dell’infanzia chiuda per la pausa estiva ed inizi il centro estivo? È vergognoso: in VIII Municipio alle famiglie i cui bambini necessitano di almeno 34 ore di assistenza con l’operatore ne sono state offerte, per il mese di luglio, un massimo di 24 con la conseguenza di dover organizzare, giorno per giorno, le attività sulla base delle loro terapie specifiche.

Si sta ledendo il diritto di inclusione e i diritti umani sanciti dalla Convenzione ONU. Le famiglie sono state informate solo il 28 giugno pomeriggio, con il risultato che oggi, primo giorno di centro estivo, quando alle 10 hanno accompagnato i bambini, non hanno trovato l’operatore dedicato ad attenderli, sopraggiunto più tardi.

Quello che si prospetta per questi bimbi e per le loro famiglie è una gestione delle ore part time, con un orario che cambia ogni giorno a seconda delle terapie e una o due assenze a settimana”.

Così Flavia De Gregorio, capogruppo capitolino di Azione e Simonetta Novi, capogruppo Lista Calenda Sindaco in VIII Municipio.

Una situazione insostenibile – concludono De Gregorio e Novi – che, dalle informazioni che stiamo raccogliendo, sembra essere estesa su tutto il territorio comunale. In questo modo per mamma e papà è impossibile conciliare vita lavorativa e vita familiare, inoltre i bambini con disabilità non godono dell’inclusione e del sostegno necessario. Chiediamo un intervento immediato dell’assessora Funari per chiarire come si è arrivati a questo punto e sanare almeno tutte le situazioni più critiche. Siamo a conoscenza del fatto che, almeno per VIII Municipio, i 22 centri estivi accolgono 1500 bambini di cui 90 con fragilità e/o disabilità e che alle famiglie i cui figli presentano disabilità è stato chiesto un contributo di 75 euro a settimana, in cambio dell’operatore dedicato, per poter garantire l’accoglienza gratuita alle famiglie assistite dai servizi sociali. Va bene la solidarietà verso chi è meno fortunato ma non che poi, a sorpresa, proprio i bimbi con disabilità non ricevano i servizi necessari”.

Max

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Max Tamanti