In Italia vivono qualcosa come circa 4 milioni di nostri conterranei affetti da disabilità. Una condizione che coinvolge anche le famiglie, spesso condizionandone, in negativo, la qualità della vita. Questo non a causa dei loro cari in difficoltà ma, incredibile a dirsi, per colpa di uno Stato spesso ‘assente’ e distante da tali problematiche, al punto che da impressione di ‘lavarsi la coscienza’, delegando all’Inps di elargire ‘mance e contentini’, quale improbabile risarcimento rispetto ad una vita a dir poco infernale.
Purtroppo, pur essendo questo un deplorevole esempio di pessima gestione da parte delle istituzioni, c’è da dire che con il passare del tempo, complice il sempre più abbrutimento culturale di una classe politica trasversalmente spocchiosa ed odiosa, la disabilità è stata addirittura ‘puntualmente’ dimenticata, salvo imbracciarne i diritti nelle solite campagne elettorali.
Va da se che, mai come ora, in virtù ‘dell’occasione’ rappresentata dai fondi del Recovery, anche la disabilità può finalmente sperare in un oggettivo cambio di direzione a suo vantaggio (leggasi ‘diritti’).
A tal proposito, intervenendo oggi alla Conferenza nazionale sulla disabilità, il premier Draghi (ancora una volta, ‘soltanto lui’, attento ad ogni questione), ha in parte confermato l’attenzione da parte del governo circa questa situazione, affermando che, già approvata dalla Camera, ora “Mi aspetto che il Senato proceda a una rapida approvazione di questa legge delega sulla disabilità”. Una delega che raccoglie tematiche essenziali come l’incentivazione dell’assistenza, l’attesa messa in opera dell’abbattimento delle barriere architettoniche, e tante altre iniziative legate alla personalizzazione dei percorsi preferenziali previsti per i portatori di disabilità.
Inoltre, ha tenuto a rimarcare il presidente del Consiglio, ”Ho letto che avremmo tolto 200 milioni dalle disabilità ad altre cose, non è così: la somma rimane, nell’ambito delle disabilità non c’è da preoccuparsi e se è necessario si farà di più, la volontà del governo è molto chiara su questo punto. L’assistenza . Ha ribadito – deve tenere conto dell’individualità. Dobbiamo accompagnare le persone con disabilità nell’elaborazione di progetti di vita personalizzati e indipendenti“
Dunque, ha assicurato Draghi, “La sua approvazione è tra i traguardi che ci siamo impegnati con la Commissione Europea a raggiungere entro la fine dell’anno nel processo del Pnrr e confido che sarà raggiunto”. Ricordo, ha infine concluso, che “Secondo le più recenti stime dell’Istat, le persone con disabilità in Italia sono più di tre milioni. Questo numero, per quanto significativo, non rappresenta l’unicità di ogni vita. Ogni disabilità è diversa e ha bisogno di un sostegno specifico. Soprattutto ogni persona è diversa, e ha il diritto di seguire le proprie aspirazioni“.
Max