“Spostarsi a Roma? Un vero incubo per chi rientra nelle categorie fragili, e dunque anziani, disabili, ma anche tante mamme con passeggini al seguito. Poi scoppia il caso e qualcuno si ricorda del problema.
È assolutamente impensabile inseguire l’emergenza, soprattutto considerato che nella nostra città scene come quella accaduta al Colosseo ai danni della turista americana si ripetono con un ritmo quasi quotidiano. È arrivato piuttosto il momento che il Sindaco e l’assessore Patané mettano da parte i proclami e si attivino per portare avanti un piano serio che garantisca indistintamente, proprio a partire dai cittadini che hanno maggiore difficoltà, l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico. Tra l’altro considerato l’avvicinarsi di due eventi come il Giubileo del 2025 o l’Expo del 2030, il tempo a nostra disposizione per lavorare su di una mappatura che censisca tutte le situazioni off limits e le risolva in maniera definitiva sta per scadere.
A Roma abbiamo tre linee della metropolitana, ma la maggior parte di queste hanno ascensori che non funzionano o montascale e scale mobili fuori uso. E cosa dire poi delle pedane presenti sui mezzi di superficie? Che siano elettriche o manuali cambia poco: in entrambi i casi, infatti, l’azionamento della passerella è compito dell’autista, costretto ad abbandonare il posto di guida per portare a termine l’operazione. È evidente che situazioni come queste condannano il passeggero disabile a non essere autosufficiente. In qualsiasi altra città il diritto delle persone con disabilità è tutelato. Possiamo davvero dire che questo accade anche nella Capitale?”.
Così Flavia De Gregorio, capogruppo della Lista Civica Calenda Sindaco.
Max