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Dirigerò la mia amica Abbagnato, ma non mollo ‘Amici’

“Confesso che, a volte, l’essere umano mi fa un po’ paura. Siamo assolutamente imprevedibili anche nella violenza, che non riusciamo più a gestire. E non stiamo solo distruggendo noi stessi, ma anche il pianeta. Abbiamo la meravigliosa capacità di creare cose bellissime e poi di annientare la terra. E’ quello che oggi, confesso, mi inquieta profondamente”.
Forse è proprio per questo che, con il passare degli anni, il regista-coreografo Giuliano Peparini ha sempre più cementao il suo viscerale amore per la danza, un’espressone artistica ‘libera’, dove gli spazi accolgono ed esaltano, a differenza della realtà, senza mai ‘asfissiare’ o delimitare sia gli uomini che il pensiero.
Lui poi, come la sua amata amica, collega e compagna di viaggio, Eleonora Abbagnato (insieme anche in questi giorni per l’Opera di Roma sono a Caracalla fino al 4 agosto per ‘Romeo e Giulietta‘), ha avuto la fortuna di crescere artisticamente e ‘concettualmente’ con un fenomeno come Roland Petit: “Dal grande coreografo francese – tiene infatti a sottolineare Peparini – abbiamo imparato tutto – Soprattutto Roland ci ha insegnato a guardare oltre il nostro sguardo. ‘Confrontatevi con altri universi, come ho fatto io’, ci diceva. Non mi sono fermato alla danza. Mi sono misurato con il teatro, il cinema, il musical. E’ qualcosa che tutta una generazione vicina al grande coreografo francese vive ancor oggi. La nostra danza è universale, senza barriere e confini, non è un’arte ghettizzata. Pur essendo nato come danzatore classico penso che la danza sia in continua evoluzione. E poi sono uno spirito curioso. E’ la mia educazione: amo la cultura, amo leggere, migliorare, arricchirmi semplicemente osservando ciò che mi circonda. Questione di istinto, di immaginazione. Anche un raggio di sole può essere fonte di ispirazione”.
E dunque, parlando della sua eterna amica, il talentuoso coreografo annuncia che “Eleonora Abbagnato sarà ‘Lucrezia Borgia‘, un’opera teatrale ispirata al dramma di Victor Hugo. Simile all’eroina rinascimentale, Eleonora è una donna di carattere, istintiva, coraggiosa, determinata. E soprattutto madre come la mia ‘Lucrezia’. Si tratta di un nuovo progetto al quale sto lavorando”. Il debutto è previsto per il marzo 2020, e la ‘linea guida’ sarà quella indicata dallo stesso Hugo: “Una pièce teatrale in cui ‘racconterò’ anche attraverso la parola, non soltanto con la danza. Ho visto ‘Lucrezia Borgia’ a Parigi, alla Comèdie Francaise. Ne sono stato stregato. E poi ho sempre pensato che Victor Hugo sia uno scrittore perfetto per la Tersicore, sembra quasi che i suoi racconti, visionari, abbiano al proprio interno una drammaturgia coreografica. Come del resto ‘Notre-Dame de Paris‘, un capolavoro della danza del ‘900 creato da Roland Petit”.
Poi però, per chi lo conosce televisivamente, dove appare al sabato su Canale 5, Peparini tiene a precisare: “attenzione, non mollo mica ‘Amici’. Sono molto legato a quel programma – confessa il coreografo – Ogni quadro che preparo è una fonte di ispirazione fortissima. Squarci di luce che potrei trasformare in spettacoli. Un laboratorio di idee, fondamentale, all’interno di un confronto quotidiano con giovani interpreti appassionati e generosi”. Al momento però la sua presenza anche per la prossima stagione non è stata ancora ufficializzata, ma lui lascia intendere che nemmeno ce ne è il bisogno: “Aspetto il momento giusto per ufficializzare la mia decisione. Non lascerò comunque il programma. E non voglio, comunque, creare problemi ad una trasmissione a cui sono molto legato”.
Max