(Adnkronos) – “Il 26 settembre inizia il bello. Noi il 26 saremo determinati, presenti, molto responsabili nel dare il nostro contributo. L’importante è che qualcuno ci ascolti”. Così il presidente di Aepi, Mino Dinoi, nel messaggio di chiusura della 3° Festa nazionale della Confederazione che termina oggi a Labro, in provincia di Rieti.
“Ci vorrebbe un’assemblea permanente dove rappresentanti del mondo produttivo e sindacale siano interlocutori della politica. Lanciamo l’idea di un coordinamento aperto e costante: se è vero – spiega Dinoi- che l’autunno sarà di fuoco con una serie di problemi ancora irrisolti, dobbiamo mettere insieme le imprese e professionisti, la rappresentanza intermedia e i corpi politici in Parlamento. È questa una delle sfide, noi siamo pronti”.
Nel corso della tre giorni, la Confederazione ha presentato le sue dieci proposte, in rappresentanza di oltre 500mila imprese e 15mila professionisti intersettoriali. Tra queste, il taglio delle bollette e la pace fiscale. “Non interventi spot, ma lungimiranza. Le nostre micro imprese non sono gli evasori di questo Paese. Ormai siamo alla catastrofe. Rimandando in avanti i pagamenti, se comunque non hanno delle entrate, in prospettiva non riescono a coprirle”, conclude il presidente di Aepi.